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Galli sulla Lombardia zona gialla: "Che il cielo ce la mandi buona"

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Galli commenta la decisione di inserire la Lombardia in zona gialla ritenendo che la situazione sia migliorata ma non vada ancora del tutto bene.

Il primario di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano Massimo Galli è intervenuto sulla decisione di istituire la zona gialla anche in Lombardia a partire da lunedì 1 febbraio. Queste le sue parole: “Che il cielo ce la mandi buona“.

Galli sulla Lombardia zona gialla

Intervistato dall’agenzia Dire, l’infettivologo ha commentato il continuo cambio di colore del territorio, prima erroneamente inserito nella fascia rossa, poi diventato arancione e ora giallo: “Se i numeri su cui si calcola la zona rossa o la zona gialla sono sbagliati, questo tira e molla non mi stupisce“. Quando alla situazione epidemiologica della regione, Galli ha spiegato che la diffusione del contagio non sta andando particolarmente male “ma ancora non così decisamente bene“.

Per lui va sempre fatto un distinguo tra il perseguimento dell’obiettivo e l’applicazione scolastica dei conti. Tanto più in un momento “in cui anche la vaccinazione batte la fiacca“. Poco prima infatti il commissario per l’emergenza Arcuri aveva annunciato che nella settimana dal 9 febbraio Moderna consegnerà il 20% in meno delle dosi originariamente previste. Un taglio che si va ad aggiungere a quelli di Pfizer e AstraZeneca che fanno sì che l’Italia abbia 300 mila sieri in meno di quelli prefissati.

Pregliasco: “Mortalità ancora alta”

Sulla zona gialla in Lombardia è intervenuto anche Pregliasco, contattato dalla medesima agenzia. Secondo lui l’evoluzione dell’epidemia nella regione è in miglioramento ma “c’è comunque un dato giornaliero che inquieta, quello della mortalità“. Un dato che non esclude possa indicare una sottostima dei casi reali. Perché se è vero che è l’ultimo indicatore a diminuire, è anche vero che “se rimane così alta vuol dire che la situazione complessiva continua a essere importante“.