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Varianti del virus, gli esperti: "Quarantena più lunga e più tracciamento"

variante brasiliana

Di fronte alla diffusione delle varianti del virus, gli esperti suggeriscono un maggior tracciamento e una quarantena più lunga.

La diffusione delle varianti del coronavirus continua a preoccupare gli esperti tanto da spingerli a suggerire una serie di misure straordinarie per contrastarle: il Ministero della Salute ha infatti diffuso una nuova circolare in cui si manifesta la necessità da un lato di potenziare il tracciamento dei contatti e di aumentare la durata della quarantena e dall’altro di monitorare in modo ampio e serrato del genoma del virus.

Varianti del virus: “Allungare la quarantena”

Il documento sottolinea l’importanza di dare priorità alla ricerca e alla gestione dei contatti di soggetti che hanno contratto la variante al fine di indicare tempestivamente sia i contatti ad alto rischio che a basso rischio di esposizione. Si prevede sia la ricerca retrospettiva dei contatti, cioè oltre le 48 ore e fino a 14 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi del caso, sia l’esecuzione a tappeto di tamponi molecolari sui casi sospetti.

Un’altra raccomandazione è quella di allungare l’isolamento e non interromperlo al decimo giorno. Tutti suggerimenti che seguono le indicazioni del Centro europeo del controllo sulle malattie secondo cui la probabilità di introduzione e diffusione negli Stati dell’Unione Europea delle varianti è molto alta, soprattutto per quanto riguarda quella britannica.

La circolare indica infine la necessità di un aumento della capacità di sequenziamento fissando in almeno 500 i campioni selezionati casualmente ogni settimana a livello nazionale. Queste le categorie prioritarie in cui selezionarli: contesti ad alto rischio, come ospedali in cui sono ricoverati pazienti immunocompromessi positivi per lunghi periodi, casi di reinfezione, individui in arrivo da paesi con alta incidenza di varianti, area in cui si registra un aumento dei casi o un cambiamento nella trasmissibilità in un’area.