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Donna uccisa da vicina di casa, dietro il gesto continue liti tra condomini

La polizia durante loperazione a Caltanissetta

Una donna di 42 anni è stato uccisa a coltellate dalla vicina di casa a Catania. Alla base del gesto sembrerebbero esserci continue liti condominiali.

Tragedia a Catania, dove una donna di 42 anni è stata uccisa a coltellate dalla vicina di casa 47enne presso uno stabile di via Rapisardi. L’omicidio sarebbe scaturito al culmine di una delle numerose liti condominiali che avevano coinvolto l’autrice del gesto negli ultimi anni, la quale avrebbe subito vere e proprie vessazioni da parte degli altri condomini. La vittima è stata ritrovata dagli operatori sanitari in stato di incoscienza, ma purtroppo nonostante il trasporto in ospedale è stata dichiarata morta poco dopo.

Catania, donna uccisa dalla vicina di casa

Secondo al ricostruzione dell’accaduto effettuata dalle forze dell’ordine, grazie anche al fratello della vittima e a un altro vicino testimone oculare, la donna di 42 anno sta trascorrendo la serata in casa assieme ad alcuni amici, quando verso le ore 23 ha udito degli schiamazzi provenire dall’appartamento della vicina di casa, con la quale già in passato aveva avuto dei dissapori. Una volta recatasi presso la vicina per chiarire la situazione, quest’ultima ha iniziato ad aggredirla accoltellandola al ventre.

Da li è partita subito la chiamata agli operatori sanitari e alle forze di Polizia, che durante la perquisizione hanno ritrovato il coltello utilizzato per compiere l’omicidio. Per la 47enne è ovviamente scattato il fermo mentre la vittima, ritrovata dagli operatori riversa a terra con una profonda ferita all’addome, non è purtroppo riuscita a sopravvivere nonostante il ricovero in prognosi riservata.

Nel frattempo l’avvocato della 47enne ha spiegato come quella della sua assistita sia stata una rezione scomposta alle numerose vessazioni subite negli anni dai condomini: “La mia assistita ieri sera, dopo il gesto, oltre a me ha chiamato le forze dell’ordine. Chiederemo le registrazioni del 112 e farò richiesta di incidente probatorio con perizia psichiatrica per capire se, al momento del gesto, era capace di intendere e di volere”.