> > Covid, Rezza (Iss): “Umbria trovata variante brasiliana in cluster”

Covid, Rezza (Iss): “Umbria trovata variante brasiliana in cluster”

covid rezza variante brasiliana cluster

Gianni Rezza (Iss) ha lanciato un allarme annunciando che in Umbria hanno trovato cluster casi di variante brasiliana nei cluster.

In Italia si stanno diffondendo rapidamente casi della nuova variante sia inglese che brasiliana. In particolare per ciò che riguarda la nuova variante proveniente dal Brasile in direttore della prevenzione Gianni Rezza ha lanciato un allarme dichiarando come in Umbria siano stati trovati diversi casi in cluster ospedalieri. “In 2 campioni inviati dall’Umbria è stata riscontrata la variante brasiliana e a Perugia sono stati identificati dei cluster ospedalieri in diversi reparti”, ha annunciato l’epidemiologo. Si è poi espresso sulla necessità di instaurare nuove zone rosse che dovrebbero essere poste anche all’interno delle regioni qualora sia stata riscontrata la presenza delle varianti.

Covid, Rezza: “Variante brasiliana in cluster”

La situazione è più complessa nella zona nord dell’Umbria, quindi in provincia di Perugia perché c’è co-circolazione delle due varianti inglese e brasiliana”. Queste le parole del direttore del dipartimento Prevenzione presso il Ministero della Salute Gianni Rezza che in conferenza stampa ha fatto il punto della situazione ha dichiarato come sia necessario “Agire prontamente”. “Le regioni possono all’interno del territorio regionale stabilire delle zone rosse laddove sia verificata la presenza di varianti”, ha dichiarato l’epidemiologo mettendo in luce come l’emergenza non sia ancora finita nonostante il passaggio di molte regioni in zona gialla e anzi non bisogna abbassare la guardia rivolgendo un occhio particolare verso le nuove variante che si stanno diffondendo rapidamente nel nostro Paese.

Infine per ciò che riguarda la variante inglese Rezza ha dichiarato come stia circolando anche in Abruzzo: “In provincia di Chieti, è stata riscontrata la circolazione della variante Voc, meglio nota come variante inglese, caratterizzata da maggiore trasmissibilità...bisogna intervenire tempestivamente perché sembra possa infettare di più, rispetto ai ceppi normalmente circolanti, la popolazione pediatrica”.