Maestra picchia i bambini in un asilo di Bologna, ma non ci sarebbe dolo nelle sua gesta.

Una maestra di Bologna è accusata di aver picchiato i bambini delle sue classi dell’infanzia. Nella specifico, dalle telecamere installate nell’asilo dopo alcune segnalazioni arrivate dai genitori, si è appreso che l’insegnante utilizzava dei metodi di mantenimento dell’ordine molto rigidi e spesso violenti.
Un calcio al braccio penzoloni di un bambino nel tentativo di rimetterlo in riga, uno schiaffo sulla nuda ad un altro e toni alti per rimettere sull’attenti gli alunni. Le forze dell’ordine hanno disposto l’arresto, ma secondo il gip il reato non si configura.
Bologna, maestra picchia i bambini
Nello specifico il giudice per le indagini preliminari riconosce l’episodio e convalida l’arresto, ma, rispetto all’accusa, ritiene che il reato “non si configuri”.
Per l’insegnante è stata quindi rigettata la misura degli arresti domiciliari e dell’interdizione alla professione. Secondo gli elementi giunti fin qui nelle mani del gip sarebbero 3 gli episodi ripresi dalle telecamere che possono essere considerati punitivi, mentre tutti gli altri vengono interpretati soltanto come rimproveri duri e fermi. Altri atteggiamenti della maestra sarebbero stati poi catalogati come “modi di imporre la posizione corretta”.
A mancare nel comportamento della donna sarebbe dunque il dolo, per cui i provvedimenti nei confronti della maestra dovrebbero essere presi all’interno dell’asilo e non in sede penale.
Inoltre, l’insegnante ha dimostrato di utilizzare questi metodi bruschi anche di fronte ad alcune colleghe, motivo che comproverebbe ulteriormente per il giudice la mancanza di dolo.