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Micro zone rosse in Umbria, Molise e Abruzzo: dove si torna in lockdown

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Se da una parte aumentano le regioni gialle, diversi territori hanno istituito delle micro zone rosse per circoscrivere i contagi.

Mentre le regioni italiane si tingono sempre più di giallo, le amministrazioni locali stanno introducendo delle micro zone rosse nelle aree dove si registra un aumento dei contagi. Tra le regioni interessate vi sono Umbria, Molise, Abruzzo e Sicilia.

Micro zone rosse

La Presidente umbra Donatella Tesei ha introdotto la zona rossa nei 59 comuni della provincia di Perugia e nei territori di Amelia, Attigliano, Calvi, Lugnano in Teverina, Montegabbione e San Venanzo fino al 21 febbraio. La restante parte della regione rimarrà invece arancione come da ordinanza ministeriale.

Anche il governatore molisano Toma ha emanato un’ordinanza che istituisce la zona rossa in 28 comuni, vale a dire Termoli, Acquaviva Collecroce, Casacalenda, Castelmauro, Civitacampomarano, Colletorto, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Mafalda, Montecilfone, Montefalcone del Sannio, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Palata, Petacciato, Portocannone, Ripabottoni, Rotello, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano, Tavenna e Ururi.

Marco Marsilio, governatore abruzzese, ha stabilito il lockdown per i comuni di Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria mentre Nello Musumeci l’ha introdotto a Tortorici in provincia di Messina. Zona rossa anche per l’Alto-Adige, dove le autorità locali hanno decretato tre settimane di chiusure generalizzate. Come specificato dal Presidente Arno Kompatscher, da lunedì 8 a domenica 28 febbraio saranno in vigore limitazioni stringenti.