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Bar multato e chiuso, il titolare: "Colpa mia, troppa voglia di lavorare"

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Il titolare del bar Il Vice di Curno, in provincia di Bergamo, si è assunto la responsabilità per essere stato multato e chiuso per cinque giorni.

Se un bar viene multato per la mancata osservanza delle norme anti Covid è molto probabile che il suo titolare se la prenda con l’ingiustizia della legge o con le forze dell’ordine troppo solerti, ma nell’episodio avvenuto a Curno, in provincia di Bergamo, il gestore del locale Il Vice ha invece deciso di assumersi la piena responsabilità dell’accaduto, ammettendo di essersi lasciato sfuggire di mano la situazione perché troppo preso dalla voglia di recuperare il lavoro perso nel mesi di chiusura.

Bar multato, il titolare: “È colpa mia”

Il Vice di Curno è stato costretto a cinque giorni di chiusura a causa di alcune persone che stavano stazionando fuori dal locale dopo le ore 18. Una violazione delle norme che il gestore Mario Carrara ha riconosciuto, ammettendo la colpa in un video pubblicato sul suo profilo Instagram: “Riprenderemo sabato, dalle 6 fino alle 18. Domenica sera c’era gente fuori dal locale dopo le 18. Mi assumo tutte le responsabilità perché, in quanto titolare, ci metto sempre la faccia”.

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Carrara ha poi specificato: “Nella mia rincorsa, come sempre sfrenata, a recuperare la strada e il lavoro perso vengo sempre accecato dalla voglia di lavorare. Mi devo mettere in testa che non recupereremo mai quello che abbiamo perso. Difficile digerire tutto ciò. Ci sono delle regole che vanno rispettate perché, al di là della multa, c’è la chiusura per cinque giorni. A questo si aggiunge il rammarico e la rabbia, come esercente di un pubblico esercizi, di non sentirsi rappresentati”.

Il titolare ha inoltre spiegato che al contrario di altri locali della zona lui non ce la farebbe a cacciare via le persone dal suo bar: “La voglia di tornare ad una sorta di normalità è tanta e lo si vede nella gente. Bellissimo l’affetto che ci dimostrate però bisogna darsi dei limiti. A me è sfuggito di mano e, ripeto, mi prendo tutte le responsabilità. ‘Buttar via il lavoro’, soprattutto in questi periodi, dispiace ma a volte è meglio fermarsi altrimenti si rischia di fare cinque passi indietro. Le forze dell’ordine mi hanno detto che altri titolari di locali litigano con i loro clienti per cacciarli fuori. Io non me la sento, io non sarei mai arrivato a litigare con le persone per cacciarle via”.