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Giorno del ricordo, cosa sono le foibe?

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Il Giorno del ricordo viene celebrato il 10 febbraio in memoria dei morti nelle foibe.

Il Giorno del ricordo viene celebrato il 10 febbraio di ogni anno in ricordo di coloro che morirono nelle foibe. Esso fu istituito nel 2004 con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime. La data prescelta fa riferimento al giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi.

Cosa sono le foibe?

Le foibe sono delle cavità naturali presenti sul Carso. Esse, nell’immediato secondo dopoguerra, divennero la sede di vere e proprie esecuzioni. Migliaia di italiani (membri delle forze dell’ordine e dell’esercito, ma anche semplici civili) furono uccisi in quei luoghi dai partigiani comunisti del maresciallo Tito. La loro unica colpa era la nazionalità.

Le modalità di esecuzione erano terribili. Le vittime venivano legate tra loro con del fil di ferro intorno ai polsi e messe in fila davanti alle foibe. Ai primi tre o quattro della catena venivano sferrati colpi di mitra. Essi generalmente morivano sul colpo ed i loro cadaveri precipitavano nelle cavità, portando con sé i corpi di coloro che invece erano ancora vivi. Per giorni questi ultimi restavano ammassati tra loro vicino ai cadaveri, fino a perire anch’essi.

I morti

L’eccidio delle foibe si verificò in due occasioni: dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e nel maggio del 1945. È impossibile stimare quante persone siano morte attraverso queste terribili modalità. Alcune fonti sostengono si tratti di 4 mila o 6 mila, mentre altre fanno ammontare il numero totale di vittime a ben 20 mila persone.