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Maxi sequestro al porto di Gioia Tauro: droga nascosta nel caffè

Sequestro di droga al porto di Gioia Tauro

Immessa nel mercato europeo avrebbe fruttato 260 milioni di euro.

Un grande quantitativo di droga è stato sequestrato al porto di Gioia Tauro, in Calabria, dalla guardia di finanza. Il quantitativo della sostanza stupefacente è di 1.300 chilogrammi. Il sequestro è avvenuto grazie a tre distinte operazioni. Immessa sul mercato avrebbe fruttato alla ‘ndrangheta qualcosa come 260 milioni di euro.

Sequestro a Gioia Tauro

I militari hanno scoperto la droga nascosta tra la frutta esotica, caffè e carne congelata proveniente dal Brasile per due carichi e il terzo dall’Ecuador. L’alta tecnologia degli scanner ha permesso di scoprire la droga.

Nel 2019 i finanzieri hanno sequestrato più di una tonnellata di cocaina nel porto di Gioia Tauro. La droga era nascosta in 144 imballi all’interno di un container refrigerato per il trasporto di banane. La sostanza era destinata alla Germania e avrebbe permesso di guadagnare centinaia di migliaia di euro grazie al traffico illecito. L’indagine ha inoltre permesso di confermare la centralità del porto di Gioia Tauro come snodo dei grandi traffici di stupefacenti a livello mondiale.

Arresti per droga

Intanto nella provincia di Crotone 36 persone legate al clan Arena-Nicoscia sono state arrestate. A loro carico pendono le accuse a vario titolo di associazione mafiosa, detenzione illecita di armi e traffico di droga. L’ex calciatore Alessandro Corvesi è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio dopo essere stato trovato in possesso di 26 chili di cocaina. Sul mercato la vendita della droga avrebbe permesso di guadagnare circa 5 milioni di euro.