Nuovi ingressi nelle zone rosso scuro previste dalla mappa periodicamente stilata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Nella giornata dell’11 febbraio sono entrate nelle zona di rischio massima anche Umbria e provincia autonoma di Trento, che vanno ad aggiungersi alla provincia autonoma di Bolzano già presente nella classificazione. Esce invece dalla mappa il Friuli-Venezia Giulia, che nell’ultima settimana ha visto diminuire la sua incidenza di contagi.
#JustPublished
Updated 🚦 maps are online!These maps aim to support the @EUCouncil recommendation on a coordinated approach to the restriction of #FreeMovement during #COVID19 pandemic.
4th colour added on request by the EU Council.
Find more here: https://t.co/CcBVx6B0o5 pic.twitter.com/RFyc9OohCP— ECDC (@ECDC_EU) February 11, 2021
Umbria e Trento nelle zone rosso scuro
Rispetto alla precedente valutazione sono pochi i cambiamenti avvenuti all’interno della mappa dell’Ecdc, che prende in considerazione l’incidenza del contagio da Covid-19 su tutto il territorio europeo. A essere colorate di rosso scuro sono infatti, oltre alle regioni italiane già menzionate, anche Slovenia, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia e Portogallo, oltre alla quasi totalità della Spagna, alla zona meridionale della Svezia, alla regione francese della Provenza e all’area intorno alla capitale slovacca Bratislava.
Rispetto alla precedente rilevazione emergono tuttavia anche dei dati positivi, come l’aumento delle cosiddette zone verdi: cioè quelle zone in cui l’indice dei contagi nei 14 giorni precedenti è inferiore a 25 casi su 100 000 e il tasso di positività del test inferiore al 4%. Tra queste infatti fanno il loro ingresso la regione greca dell’Epiro e le aree centrali della Norvegia, che si aggiungono all’Islanda e alle zone della Norvegia oltre il Circolo polare artico già presenti nell’ultima rilevazione. In Italia l’unica regione a non essere ne zona rossa ne rossa scura è la Valle d’Aosta, che si trova attualmente in zona gialla.