Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, suggerisce al premier incaricato Mario Draghi di ricorrere all’articolo 120 della Costiruzione per “scavalcare” le Regioni e garantire così i diritti costituzionalmente previsti. Miozzo critica le scelte politiche prese in questi ultimi mesi e aggiunge: “Servirebbe un altro lockdown, ma non si può attuare“. A preoccupare il coordinatore sono soprattutto gli spostamenti tra regioni e la riapertura dei ristoranti la sera, possibile solo a patto che “il governo metta in atto «un controllo efficace del territorio almeno per i prossimi due o tre mesi, con il contributo dell’esercito, delle forze dell’ordine, della polizia locale. Basta vedere una divisa che agisca nei luoghi a rischio per scongiurare comportamenti irresponsabili“.
Miozzo a Draghi: “Scavalchi le Regioni”
In un’intervista rilasciata a Repubblica, Agostino Miozzo chiama subito in causa Mario Draghi (che solo poche ore prima ha ricevuto il via libera da parte degli iscritti alla piattaforma Rousseau), consigliandogli di “scavalcare” le Regioni. Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, infatti critica aspramente l’operato locale negli ultimi mesi di pandemia e chiede a Draghi di porre rimedio. “A Draghi suggerirò il ricorso all’articolo 120 della Costituzione che prevede il potere di sostituzione del governo centrale. Laddove le autorità locali non garantiscano i diritti costituzionalmente previsti“.
Un’ipotesi che lo stesso Miozzo reputa “provocatoria“, ma forse necessaria. “Ritengo potrebbe essere presa in considerazione per alcuni aspetti delle strategie nazionali che interessano la salute del Paese“.
Successivamente, Miozzo viene incalzato sulle possibili terapie efficaci che potrebbero velocizzare il processo di guarigione del Paese. La risposta di Miozzo è abbastanza eloquente: “La terapia più efficace sarebbe un lockdown totale per altri due mesi, ma non possiamo permetterci questa terapia. Il Paese è in grave sofferenza con milioni di persone in stato di assoluta precarietà e il governo non è in grado di supplire alle necessita’“.
In conclusione, in merito al blocco degli spostamenti tra Regioni (che, con tutta probabilità, verrà prorogato al 5 marzo), Miozzo dichiara: “Bisogna prorogare il blocco almeno fino a quando non sarà chiaro l’impatto delle varianti del virus. La mobilità potrebbe essere un drammatico veicolo di trasmissione“.