> > Focolaio Covid in R.S.S.A a Fasano, dopo richiamo vaccino. Il Sindaco spiega ...

Focolaio Covid in R.S.S.A a Fasano, dopo richiamo vaccino. Il Sindaco spiega su Fb

focolaio covid sindaco fasano

Il focolaio covid nel brindisino si è diffuso in una r.s.s.a in quanto non c'è stato il tempo di sviluppare gli anticorpi afferma il sindaco

“Il vaccino non ha avuto tempo per sviluppare pienamente gli anticorpi e questo non ha potuto impedire che il virus si diffondesse” con questo annuncio sui social, il Sindaco di Fasano ha spiegato il focolaio covid in una R.s..s.a di Fasano ( provincia di Brindisi)

Focolaio covid in R.s.s.a del brindisino

Nonostante avessero ricevuto la seconda dose di vaccino il 4 febbraio, 43 persone tra ospiti e personale sanitario di una R.s.s.a in provincia di Brindisi sono risultati positivi al Covid-19. Lo annunciato lo stesso Sindaco del comune di Fasano dove si trova la struttura: “Oggi le autorità preposte hanno comunicato a me e a don Sandro Ramirez la positività di 43 persone all’interno della R.S.S.A. ‘Sancta Maria Regina Pacis’. Ad aver contratto il virus sono 33 ospiti e 10 componenti dello staff sanitario. La buona notizia è che al momento tutti stanno bene: sono asintomatici e in buona salute”.

Il Sindaco: “ecco perchè il vaccino non ha potuto impedire focolaio”

Il Sindaco ha poi spiegato il motivo per il quale il focolaio si sia diffuso nonostante l’avvenuta vaccinazione: “Sia gli ospiti che gli operatori erano già stati sottoposti alla vaccinazione completa e il richiamo era stato effettuato lo scorso 4 febbraio. Purtroppo il vaccino non ha avuto tempo per sviluppare pienamente gli anticorpi e questo non ha potuto impedire che il virus si diffondesse, ma aver completato il percorso di vaccinazione sta consentendo, fino a questo momento, un decorso della malattia sereno e senza complicazioni particolari. Pertanto, l’invito che rivolgo a tutti è quello di avere fiducia nella scienza e di vaccinarsi non appena sarà possibile”.

Il primo caso di positività

Da quanto hanno riportato alcuni media locali, il primo caaso di positività è stato registrato l’8 febbraio, quando una anziana si è recata in ospedale per altri motivi e dal tampone di routine per gli accessi alle strutture ospedaliere è risultata positiva.

Divisione della struttura in 3 zone

Sempre i media locali riferiscono che – a tutela di chi al tampone è risultato negativo – la R.s.s.a è stata suddivisa in tre zone: covid, sospetti covid (in quanto venuti a contatto con altri ospiti della struttura risultati positivi) e un’ area “covid free”.