Il Comitato tecnico scientifico ha bocciato l’apertura degli impianti sciistici prevista a partire dal 15 febbraio. Ora la palla passerà a Speranza che dovrà valutare attentamente cosa fare.
Cts, bocciato apertura impianti da sci
Bocciata l’apertura degli impianti da sci prevista il giorno 15 febbraio. Questo è quanto è stato deciso dal comitato tecnico scientifico che ha comunicato al Ministro della Salute Roberto Speranza che “non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali”. Cosa cambierà dunque per chi si sta già preparando alla stagione sciistica? Allo stato attuale si attendono ulteriori indicazioni da parte del “decisore politico” al fine di effettuare “la valutazione relativa all’adozione di eventuali misure più rigorose”.
Ecco che nonostante le regioni gialle abbiano già avuto nei giorni scorsi il via libera da parte del Comitato Tecnico Scientifico e dall’esecutivo, ora l’aumento della curva dei contagi appare quanto mai preoccupante a causa della diffusione sempre maggiore delle nuove varianti del Covid.
Quali sono le regole
Nel frattempo per chi tornerà a sciare sarà fatto obbligo di indossare la mascherina di tipo Ffp2. Per ciò che riguarda il funzionamento delle seggiovie se quelle all’aperto potranno operare con il 100% della capienza, per ciò che riguarda funivie, cabinovie o ancora seggiovie al coperto il discorso cambia con il 50% della capienza. Una portata che in tre regioni italiane scende ancora. Per Piemonte, Veneto e Lombardia è prevista una portata oraria totale del 30% complessiva per tutti gli impianti sciistici.