Per festeggiare il giorno di San Valentino, il Policlinico di Bari ha deciso di pubblicare sul suo account Instagram ufficiale una foto che immortala l’amore sbocciato tra due infermieri impiegati presso l’ospedale.
San Valentino, storia di un amore tra due infermieri
La storia di Michele, assegnato al reparto di Pneumologia, e di Antonella, afferente al reparto di Nefrologia, è nata al tempo del coronavirus, tra le corsie del Policlinico di Bari.
I due infermieri si sono conosciuti durante il primo lockdown, imposto a livello nazionale per ostacolare la diffusione del SARS-CoV-2. Il tempo trascorso insieme a sostenersi a vicenda e a fronteggiare l’emergenza sanitaria ha, poi, trasformato un sentimento di amicizia e rispetto reciproco in una tenera e romantica storia d’amore.
Nella giornata di San Valentino, quindi, la giovane coppia è stata fotografata e lo scatto è stato postato sull’account Instagram del Policlinico di Bari. L’immagine, rapidamente diventata virale, raffigura Michele e Antonella mentre si scambiano simbolicamente un bacio, indossando ancora le tutte di protezione anti-Covid, guanti, mascherine, visiera e tutti gli strumenti di protezioni necessari per svolgere in modo efficace e sicuro le proprie mansioni.
L’emozionante scatto, con cui il Policlinico di Bari ha voluto rendere omaggio a tutti gli innamorati che vivono e difendono i propri sentimenti nonostante i pericoli della pandemia, è stato corredato da una didascalia che riporta il seguente messaggio: «Gli sguardi intensi attraverso la visiera. Gli incontri quotidiani in ospedale. La condivisione emotiva della stessa esperienza. E le chiacchierate durante le pause di lavoro. È nato così l’amore in corsia».
Il commento di Michele alla foto pubblicata su Instagram
La foto pubblicata dal Policlinico di Bari è stata integrata anche da un commento dell’infermiere Michele, assunto dalla struttura nel mese di marzo del 2020, che ha raccontato: «Il Policlinico mi ha regalato quello che tutti sognano: l’amore e il lavoro. Ho conosciuto medici, operatori sociosanitari, infermieri che non sono mai stati solo colleghi ma degli amici con cui ho condiviso tutto. Gioie e dolore. E in corsia ho conosciuto la mia ragazza e per questo non basterebbero i grazie, perché senza il Policlinico non ci saremmo mai trovati».