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Alberto Genovese, ragazza lituana racconta di essere stata stuprata

Alberto Genovese

Le Iene hanno rintracciato la ragazza lituana che ha raccontato di essere stata violentata da Alberto Genovese, ad Ibiza nel 2018.

Il “caso Alberto Genovese” è iniziato l’11 ottobre 2020, quando una ragazza di 18 anni è uscita dal palazzo di Terrazza Sentimento ed è stata soccorsa da alcuni agenti di polizia, spiegando di essere stata vittima di violenza sessuale. Da quel momento le ragazze che lo hanno denunciato sono state sei.

Ragazza stuprata da Genovese

Tutte le violenze denunciate sono avvenute tra maggio e ottobre 2020, ma la storia che hanno raccontato Le Iene, con Stefano Corti, risale invece al 2018. Dopo la prima denuncia da parte della ragazza di 18 anni, altre cinque donne hanno deciso di denunciare. Tutte le violenze sono avvenute in ambienti di feste e cocaina, sia nei party di Milano che ad Ibiza. Secondo gli inquirenti, l’imprenditore, attraverso l’abuso di cocaina e l’uso della droga dello stupro, ha adescato e violentato le sue vittime. Stefano Corti de Le Iene si è messo sulle tracce di una ragazza che ha raccontato di essere stata stuprata da Alberto Genovese ad Ibiza nel 2018. Le Iene hanno parlato con Kristina, un’altra ragazza, di origini russe, che vive a Milano e conosce molto bene l’imprenditore. La magistratura è ancora in fase di accertamenti. Kristina è una testimone diretta di quello che è accaduto a Ibiza. “Nel 2018, fine giugno inizio luglio prendiamo il suo jet privato. Eravamo 4 ragazze, un modellaro e Genovese. Il modellaro ha portato tre ragazze: due lituane e una ragazza russa” ha raccontato la ragazza. Dopo una serata a ballare sono tutti tornati a casa e si sono buttati in piscina. “Dopo un po’ questa ragazza lituana mi ha chiesto ‘ma chi è che paga tutto?’. Io ho indicato Alberto Genovese. Tempo un’ora lui decide di andare in camera sua” ha aggiunto, spiegando che Genovese e la ragazza sarebbero spariti per tutto il giorno. “Il secondo giorno questa ragazza non c’era e se non sbaglio non ho visto neanche Alberto” ha spiegato Kristina, raccontando la sua versione a Le Iene. Il terzo giorno gli altri sono partiti per Formentera, mentre lei è rimasta ad Ibiza, senza sapere che era rimasta anche la ragazza lituana. Il quarto giorno, si è accorta di lei. “La sua coinquilina è venuta da noi e fa: guarda sta malissimo. Per favore aiutatemi. Non ho mai visto una cosa del genere e spero di non vederla mai più. Abbiamo iniziato a scuoterla, l’abbiamo sciacquata noi, l’abbiamo vestita noi, camminava a gambe divaricate. Appena si è un po’ ripresa le abbiamo detto se le serviva l’ambulanza e lei ha detto che non voleva. Non ha mai più parlato” ha raccontato Kristina.

Stefano Corti, insieme a Kristina, è andato in Lituania per mettersi sulle tracce di questa ragazza, che non ha mai denunciato l’imprenditore. La giovane ha raccontato a Le Iene cosa è successo quella notte, confermando di aver vissuto invero incubo. “Alberto mi disse, ‘ok andiamo nella mia stanza’ e io gli ho detto ‘no, non voglio’, perché davvero non mi piaceva. Poi lui mi ha come spinta, ma in modo gentile. Ma dopo siamo stati insieme in quella camera e c’era un piatto con così tanta cocaina. Io non volevo usarla e lui mi voleva convincere, si stava arrabbiando con me. E ho pensato: ‘se non lo faccio mi dà un pugno’. Ero molto spaventata perché mi guardava con gli occhi sbarrati” ha raccontato la ragazza lituana. Dopo la cocaina è iniziato l’incubo della ragazza. “A un certo punto mi ha costretto a fargli del sesso orale. Non riuscivo nemmeno a respirare quando mi ha costretto a mettere il suo…. Gli dicevo ‘basta, basta, basta’ e non si fermava. Poi quando non eravamo molto fatti mi ha detto ‘scusami’, era tutto uno ‘scusami non riuscivo a sentirti’. Ma ero così arrabbiata con lui che gli ho detto ‘sono quasi morta stasera con te’” ha raccontato la giovane. “Lui ha fatto una pausa per prendere altra droga. Io ho provato a respirare ma non avevo nemmeno le forze per scendere dal letto e scappare via” ha aggiunto. “È stato disgustoso. Non riuscivo a camminare mi facevano male le ossa. Quando sono tornata a Milano sono andata in ospedale e davvero ho creduto stessi per morire. È stato così imbarazzante, mi sono sentita così in colpa. Sono andata con lui in quella camera. Psicologicamente ero a terra. Non riuscivo a pensarci e non riuscivo più a dormire quando ci pensavo. È veramente una storia di m…a” ha concluso la giovane, che ha raccontato tutto a Le Iene.