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Roma, Asl richiama vaccinati dopo il caso dei medici positivi: il motivo

Roma Asl richiama vaccinati

Il controllo serve "per accertare che il vaccino abbia generato un’adeguata produzione di anticorpi", fa sapere il direttore del SISP dell’Asl Roma 1.

Anche in Italia preoccupano le varianti del Covid-19, sulle quali diversi esperti hanno cercato di dare delle spiegazioni e offrire dei chiarimenti per capirne la gravità. A Roma l’Asl richiama tutti i vaccinati dopo il caso dei medici positivi.

Roma, Asl richiama vaccinati

L’Asl di Roma avvia uno screening di massa a tutto il personale sanitario immunizzato. L’obiettivo è verificare durata ed efficacia del vaccino somministrato. Medici e infermieri dovranno dichiarare se sono stati a contatto con un positivo ed eventualmente sottoposti a tampone molecolare. L’allerta è scattata dopo aver riscontrato 12 positivi tra il personale sanitario. I medici hanno dato esito positivo dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer.

A commentare la decisione è Enrico Di Rosa, direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Asl Roma 1.“Il controllo è necessario per accertare che la vaccinazione abbia prodotto un’adeguata produzione di anticorpi neutralizzanti. Un monitoraggio, protratto nel tempo, che servirà a capire la durata dell’effetto protettivo del siero”, ha dichiarato.

Gli esami si ripeteranno “con l’ausilio di un nuovo test che rileva in modo quantitativo gli anticorpi (anti- Sars Cov2)”. Così si legge nella nota inviata da tutte le Asl. Un documento interno con il calendario dei nuovi esami già programmati, che è stato inoltrato al personale sanitario e ai dipendenti delle Asl. Nella nota “si invitano tutti i destinatari della disposizione a una piena collaborazione per l’efficace attuazione del monitoraggio”.

Come anticipato, se medici o infermieri dovessero aver avuto un contatto stretto con un contagiato o manifestare i sintomi della malattia, sarà necessario sottoporsi a un nuovo tampone molecolare. Un passaggio importante anche per escludere contagi da variante. “Il percorso per l’individuazione di eventuali positivi è diverso. Richiede l’esecuzione di un tampone a seguito di sintomi o di esposizione a rischio e comparsa di sintomi”, ha aggiunto il direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica.

Il quadro clinico dei nuovi positivi

Il programma vaccinale regionale aveva già previsto l’avvio di un monitoraggio, il quale è stato però anticipato in seguito all’individuazione dei primi immunizzati positivi. Inoltre, è da tenere sotto controllo il rischio dei contagi da variante. Sono stati riscontrati 12 nuovi positivi e tutti con il secondo richiamo. Gli accertamenti sul caso sono ancora in corso: le loro analisi saranno importanti per comprendere, scientificamente, come il virus abbia oltrepassato il vaccino.

A tal proposito, il direttore scientifico Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata, ha precisato: “Contagiarsi, anche dopo avere ricevuto la seconda somministrazione, non significa automaticamente che il vaccino è stato poco efficace. In tutti i casi che abbiamo preso in esame finora, ci siamo trovati davanti a persone completamente asintomatiche“.