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Covid, Toscana in zona arancione: resta il rischio di zona rossa

toscana arancione

Confermata in zona arancione la Toscana, ma cresce l'ipotesi di un passaggio a zona rossa già il 5 marzo.

La Toscana rimarrà ancora in zona arancione, ma il rischio di contagio continua a salire in alcune zone della regione e ora si teme che presto la Toscana possa retrocedere alla zona rossa. Il prossimo sopralluogo è previsto per il 26 febbraio, ma per quel giorno gli esperti prevedono un ulteriore aumento dei contagi.

Toscana, confermata la zona arancione

La Toscana rimarrà ancora in zona arancione, ma il pericolo di una retrocessione in zona rossa è sempre più concreta. L’Indice di contagio da giorni è salito a 1,2, ma ora si teme il peggio.

Durante la conferenza stampa del Ministero della Salute la Toscana insieme all’Umbria è stata citata tra le regioni in cui si sta diffondendo la variante brasiliana. Dopo Chiusi, allarmano i dati provenienti nel Pistoiese, nel senese e a Massa Carrara.

Lo spauracchio di un possibile lockdown fa rabbrividire il presidente di Regione Eugenio Giani, da sempre contro l’istituzione delle mini zone rosse interne. I numeri al momento non confortano, e a questo punto il passaggio a zona rossa da marzo rimane la più accreditata.

I dati

Come abbiamo già scritto, l’indice in regione sale all’1,2, ma come sappiamo a 1,25 scatterebbe di default la zona rossa. Il 26 febbraio il Ministero prenderà in esame i dati compresi tra l’8 e il 14 febbraio.

In questo mese però i casi sono aumentati vertiginosamente: dai 3.007 del 24 gennaio si passa ai circa 4.162 della prima settimana di febbraio. Nonostante i numeri, c’è chi ipotizza che l’Rt possa risultare inferire, alimentando quella flebile fiammella della zona arancione.

Nel caso si riuscisse a limitare i danni nella settimana che porta alla data del 26 febbraio, i dati precedenti inciderebbero sulla retrocessione in zona rossa a partire dal 5 marzo.