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Boom di contagi a Pescara: Procura apre un'inchiesta

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La Procura di Pescara apre un'inchiesta in seguito al boom di contagi rilevato nel mese di febbraio.

La Procura di Pescara ha aperto un’inchiesta sul caso del boom di contagi registrati nel capoluogo abruzzese da inizio febbraio 2021. I carabinieri del Nas hanno eseguito una confisca dei verbali delle riunioni delle unità di crisi in diverse Asl di Pescara e L’Aquila. Al momento si ipotizza l’omissione di atti d’ufficio da parte di alcuni operatori socio-sanitari.

Procura apre inchiesta su contagi a Pescara

La Procura di Pescara ora vuole aprire un’inchiesta sul boom dei contagi registrati in città a partire dal mese di febbraio 2021. Proprio nella giornata di sabato 20 febbraio i carabinieri del Nas hanno effettuato dei controlli in regione, nelle asl e negli ospedali di Pescara e L’Aquila.

In particolar modo hanno acquisito tutti i verbali delel riunioni tenute dalle unità di crisi, così come tutti gli atti relativi ai dati sull’emergenza e sui contagi.

Nella regione abruzzese aumentano di ora in ora i casi di coronavirus. Al momento la causa del 70% dei contagi rimane la variante inglese. Tuttavia, questa esplosione repentina e improvvisa ha suscitato perplessità nelle Forze dell’Ordine che hanno così deciso di aprire un’indagine più accurata.

Come già detto, i militari hanno confiscato tutti gli atti relativi ai contagi, in tutti i luoghi predisposti alla gestione sanitaria (asl, ospedali, ma anche case di cura). Seguiranno accertamenti e verifiche sulla trasparenza e veridicità dei dati riportati. Secondo le prime indagini, al momento gli operatori che hanno seguito e refertato i numeri del boom rischiano la denuncia per omissione di atti d’ufficio.