Debora Faravelli Secondo i dati elaborati dalla Fondazione Gimbe, da ottobre 2020 a febbraio 2021 i morti legati al Covid in Campania sono aumentati in valori assoluti dell’811%. Se all’inizio del periodo preso in considerazione i decessi erano pari a 463, in cinque mesi hanno raggiunto quota 4.219 con un aumento pari a 3.756 unità.
Morti di Covid in Campania
Osservando i numeri relativi al periodo in questione, la regione risulta la sesta in Italia per numero di vite umane perse a causa della pandemia dietro a Lombardia (11.229 morti), Veneto (7.585), Emilia Romagna (5.942), Piemonte (5.162) e Lazio (4.896). La prospettiva cambia se si analizzano i dati dei decessi ogni 100 mila abitanti: a fronte di una media nazionale di 1.019 unità, la Campania ne registra 658.
Una cifra che la fa posizionare quart’ultima in classifica. Il triste primato in tal senso spetta invece alla Valle d’Aosta che, sempre nel periodo da ottobre a febbraio, conta 2.151 morti seguita da Friuli Venezia Giulia (2.032), Veneto (1.555), Provincia Autonoma di Trento (1.456), Provincia autonoma di Bolzano (1.352) ed Emilia Romagna (1.314).
Considerando poi il totale dei decessi in valore assoluto da inizio pandemia, la Campania si colloca al settimo posto dopo la Lombardia (28.184 decessi), l’Emilia Romagna (10.426), il Veneto (9.763), il Piemonte (9.326), il Lazio (5.814) e la (Toscana 4.599). A evidenziare l’aumento del tasso di mortalità in regione dopo l’avvio della seconda ondata vi sono anche i grafici realizzati dalla task force del Comune di Napoli e dall’Università Vanvitelli che confrontano il dato relativo alla Campania con quello della singola città di Napoli dall’inizio della pandemia a febbraio 2021.
