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Vaccini, Viola: "Draghi ha azzardato, una dose non basta"

Antonella Viola

L'immunologa Antonella Viola non è d'accordo con la proposta del premier Draghi sulla somministrazione di una sola dose di vaccino anti-Covid.

Antonella Viola, immunologa, è intervenuta su Sky Tg24 per parlare del Covid, delle restrizioni e dei vaccini, commentando anche la proposta di Draghi di somministrare una sola dose. La dottoressa non è d’accordo con questa decisione e ha sottolineato che non si può giocare con la salute.

Viola sui vaccini

Draghi ha azzardato a dire di somministrare una sola dose. Ha fatto un gravissimo errore. Non si deve giocare a dadi con la salute delle persone” ha spiegato l’immunologa Antonella Viola. “Vaccinare il 75% delle persone? Per la fine dell’autunno o l’inizio dell’inverno è possibile. Ma prima dell’estate non è ipotizzabile” ha aggiunto l’esperta, che ha sottolineato che non è il momento di parlare di riaperture. “Con una sola dose di vaccino avrò pochi anticorpi che spariscono rapidamente. Ci sono due grandi problemi: uno è quello di salute pubblica l’altro è quello di metodo scientifico. E noi ci possiamo basare sull’evidenza o sull’intuito. L’idea di vaccinare con una sola dose è intuitiva. Ma non ci sono dati scientifici per dire che così proteggiamo adeguatamente i vaccinati. C’è invece evidenza che potremmo favorire lo sviluppo di varianti” ha aggiunto Antonella Viola. “Quando allentiamo le misure, i contagi salgono. Le varianti hanno un indice di trasmissibilità maggiore che porta a un aumento generalizzato dei casi” ha spiegato l’immunologa, aggiungendo che è presto per dire se si tratta di una terza ondata o se sono semplici oscillazioni, ma tutto dipende dalle misure messe in atto.

Per quanto riguarda le misure di contenimento dei contagi, l’immunologa è convinta che non è il momento di riaprire, anzi è il caso di attivare delle misure più restrittive. L’esperta ha riconosciuto che il blocco di alcune attività ha delle conseguenze molto pesanti sulle categorie di lavoratori, per questo pensa che l’ipotesi più adatta sia quella dei lockdown mirati. Antonella Viola ha spiegato che le zone che sono state più colpite in passato devono considerarsi ancora esposte. “L’immunità naturale che deriva dall’infezione non dura nel tempo. Gli anticorpi neutralizzanti nel giro di 5 o 6 mesi scompaiono. Resta dunque il problema del tipo di vita che si ha in certe zone” ha spiegato. L’immunologa ha aggiunto che la variante inglese è più trasmissibile e anche più aggressiva, per questo ci possono essere casi seri anche tra i giovani.