> > Covid, Andrea Crisanti: "Credo poco nella storia del vaccino nazionale”

Covid, Andrea Crisanti: "Credo poco nella storia del vaccino nazionale”

Crisanti vaccino italiano

"I politici sono diventati scienziati e purtroppo non ci capiscono nulla. L’errore d’investimento è stato fatto dall’Europa", sottolinea Crisanti.

Nonostante siano positivi i dati della fase uno, Andrea Crisanti, celebre virologo dell’Università di Padova, si mostra critico nei confronti del piano del governo sul vaccino italiano.

Crisanti commenta la proposta del vaccino italiano

Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, si mostra poco fiducioso in merito alla possibile realizzazione di un vaccino italiano in tempi brevi. Come spiegato da Open, il virologo ha rilasciato un’intervista a la Repubblica, nella quale spiega: “Io credo poco nella storia del “vaccino nazionale”. Per sviluppare un vaccino ci vogliono anni. Se i colossi multinazionali non riescono a produrre dosi sufficienti a soddisfare i fabbisogni delle Nazioni, le pare che ce la può fare una fabbrichetta con un fatturato da ridere e 200mila euro di capitale?”, dichiara ironicamente Crisanti.

Infatti, mentre i colossi AstraZeneca, Pfizer e Moderna sono in ritardo con la produzione delle dosi di vaccino in grado di soddisfare le richieste degli Stati, in Italia si punta anche sulla casa farmaceutica ReiThera. La Commissione europea intanto ha dato il via libera all’aiuto di Stato pari a 40 milioni di euro.

Parlando dell’azienda laziale sulla quale si vorrebbe puntare per la realizzazione del vaccino, Crisanti ha aggiunto: “Sono cose demagogiche, ormai siamo in una situazione in cui i politici sono diventati scienziati e purtroppo non ci capiscono nulla. L’errore d’investimento è stato fatto dall’Europa, che doveva investire di più su tutti e tre i colossi aziendali e comprare da loro. Adesso, nella situazione in cui siamo, l’unica via è mettersi d’accordo con queste aziende produttrici – le tre grandi multinazionali – che possono fornire vaccini già validati”.