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Toscana, indice Rt sopra l'1,3: Firenze a rischio

Covid

In Toscana l'indice Rt è salito sopra l'1,3. La città di Firenze e tutta la Regione sono a rischio zona rossa.

La Toscana potrebbe presto diventare zona rossa. A breve potrebbero cambiare colore la provincia di Arezzo e la zona dell’Empolese Valdelsa, andandosi ad aggiungere alle zone rosse di Siena e Pistoia. Anche la città di Firenze è a rischio. Il governatore Giani e l’assessore alla sanità Bezzini ci stanno pensando.

Indice Rt della Toscana

La Toscana, dal 15 marzo, potrebbe finire in zona rossa, anche se la prossima settimana dovrebbe rimanere ancora zona arancione, perché l’Rt calcolato sui dati di dieci giorni fa è arrivato intorno all’1,15. La situazione di questo momento è molto diversa. “La Toscana ha un Rt regionale molto alto, ieri misurato sopra a 1,30. Al contrario di altre regioni, dove c’è una separazione netta tra province, la Toscana ha una diffusione piuttosto uniforme. Pistoia e Siena hanno valori alti, con la prima che ha raggiunto un Rt attorno a 1,4-1,5. Ma non posso dire che ci sia una situazione migliore per esempio a Massa Carrara o a Firenze. La difficoltà è complessiva” ha spiegato Roberto Battiston, professore di fisica dell’Università di Trento che analizza l’evolversi della pandemia in Italia. Alcune zone, come Livorno e Grosseto, hanno dei dati allarmante, ma lo scenario è omogeneo. “Firenze non è lontana da Siena e Pistoia: dai miei calcoli ha un valore tipico attorno a 1,2. Si trova in questa condizione da tre settimane” ha spiegato l’esperto. Battiston ha spiegato che per Firenze la preoccupazione è alta perché è una città popolosa e i contagi sono in crescita.

C’è ancora molta difficoltà nel riuscire a prevedere quando si abbasserà la curva, ma la certezza è che nel prossimo periodo i contagi saliranno ancora. “Se blocchiamo la crescita dell’Rt tra 1-2 settimane, quella degli infetti proseguirà per almeno altre 2-3. A ottobre l’Rt si era arrestato il 22-23 ottobre, ma poi il picco degli infetti è stato toccato esattamente un mese dopo, il 27 novembre. Una differenza di 4 settimane. Un problema dettato dalle caratteristiche del virus” ha spiegato Battiston. Secondo il professore in questo momento servirebbe un’azione più forte di contenimento. “Le zone rosse sono l’unica soluzione che abbiamo per fermare il Covid. Mascherine e altre misure le abbiamo già messe in campo, le vaccinazioni sono in corso ma ancora non sono molte. Considerando anche le varianti aggressive, occorre tornare sempre più verso un lockdown duro” ha dichiarato. In questi giorni il presidente Giani dovrebbe incontrare i sindaci dell’aretino e dell’Empolese Valdelsa per discutere dei dati raccolti. Alcuni comuni, come Cerreto, Capraia e Limite hanno un tasso di positivi alto. Ad Arezzo sono state chiuse le scuole.