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Pasqua in zona rossa e coprifuoco alle 20: l'ipotesi se esplodono i contagi

dpcm zona rossa

Zona rossa a Pasqua e nei fine settimana e coprifuoco anticipato: l'ipotesi del governo in caso di impennata della curva epidemiologica.

Sebbene le vacanze pasquali siano comprese all’interno del periodo di validità del nuovo dpcm, il governo sta pensando a ulteriori restrizioni da emanare qualora i contagi dovessero esplodere: tra queste l’idea di istituire la zona rossa a Pasqua e nei weekend e di anticipare il coprifuoco alle 20.

Pasqua in zona rossa: l’ipotesi

É stato lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza ad affermare che “il governo valuterà nelle settimane che verranno l’evoluzione della curva epidemiologica e come eventualmente adeguare le misure“. Per il momento l’esecutivo si è limitato a confermare l’attuale sistema delle fasce con alcuni inasprimenti tra cui quello che consente di chiudere tutte le scuole nelle aree con incidenza settimanale di casi superiore a 250 ogni 100 mila abitanti.

Nell’ultimo vertice governativo di martedì 2 marzo, a cui hanno preso parte anche Silvio Brusaferro (ISS), Franco Locatelli (CSS) e Agostino Miozzo (Cts), si è detto che la soluzione migliore sarebbe un lockdown generale di 3-4 settimane come invocato da Guido Bertolaso e altri virologi. Allo stesso tempo si è però convenuto di aspettare qualche giorno e vedere gli effetti della chiusura totale delle scuole nelle zone rosse e degli interventi mirati nei territori più colpiti.

Qualora non fossero necessari, allora si potrebbe procedere con nuove restrizioni su modello di quanto fatto nelle vacanze di Natale. Vale a dire con una zona rossa nei giorni festivi e nei fine settimana che comporti negozi chiusi, divieto di uscire dal domicilio se non per comprovate ragioni e forse coprifuoco anticipato di due ore.

Divieto per amici e parenti

Dovrebbero arrivare nuovi divieti anche per gli spostamenti non necessari per motivi di lavoro, salute e urgenza. La limitazione potrebbe riguardare le visite a parenti e amici. A questo punto è probabile che si possa decidere di uniformare le misure in tutta Italia ad esclusione delle zone gialle.

I negozi

Se la curva non accennerà a diminuire nelle stesse zone dove le lezioni sono in Dad dovrebbe essere imposta anche la serrata di alcuni esercizi commerciali. In zona rossa sono già stati chiusi barbieri, parrucchieri e centri estetici. Con un peggioramento della situazione altre categorie potrebbero subire la stessa sorte.