Marco Della Corte La procura ha chiesto l’ergastolo per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, i due presunti assassini di Mario Cerciello Rega. Ci riferiamo al carabiniere originario di Somma Vesuviana ucciso coltellate a Roma, nel quartiere Prati, nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019. Nei confronti, invece, di Saracila e Pompei, i due pusher coinvolti nella vicenda, è stata richiesta la trasmissione degli atti in procura. A ricostruire la vicenda di quella notte è stato il sostituto procuratore Maria Sabina Calabretta, nel corso dell’arringa.
Caso Cerciello: l’aggressione di Elder e Hjorth
Il sostituto procuratore Maria Sabina Calabretta ha chiesto l’ergastolo per i due giovani statunitensi, presunti killer di Mario Cerciello Rega: Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth. I due sono accusati di omicidio volontario in concorso. Calabretta ha dichiarato: “È stata un’aggressione, un attacco violento, micidiale, sproporzionato” e poi ancora: “Poco avrebbe potuto fare per difendersi anche se fosse stato armato, ma non lo era. La finalità di quell’azione era unicamente uccidere”.
Non ebbe il tempo di difendersi
Mario Cerciello Rega venne ucciso con undici coltellate sferrate rapidamente in un tempo pari a trenta secondi. Il pm ha proseguito: “Cerciello non ha avuto il tempo di elaborare nessuna difesa attiva, non c’è segno di un attacco di Cerciello o di un tentativo di strangolamento” e inoltre: “Il passaggio alle spalle di soppiatto dei due carabinieri non è ragionevole. E il collega Andrea Varriale non è potuto intervenire in quanto assorbito dalla colluttazione con Natale”.
