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Romagna zona rossa, Bonaccini: "Decisione dolorosa ma necessaria"

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La Romagna diventerà zona rossa da lunedì: la decisione giunge a causa dell'aumento dei contagi e dei ricoveri.

Nonostante il monitoraggio dell’ISS abbia delineato per l’Emilia-Romagna una situazione epidemiologica da zona arancione, il governatore Bonaccini ha chiesto e ottenuto l’istituzione di quella rossa per tutti i comuni della Romagna. Il lockdown, che riguarderà le intere province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, diventerà effettivo da lunedì 8 a domenica 21 marzo.

Romagna in zona rossa

La stretta si è resa necessaria per fronteggiare la diffusione dei contagi che continua ad aumentare tra le categorie più giovani (anche a causa delle nuove varianti) ma anche l’incremento dei ricoveri nei reparti dedicati ai pazienti positivi nonché nelle terapie intensive. L’azienda sanitaria locale ha registrato un’incidenza di 832 casi ogni 100 mila abitanti nelle ultime due settimane e un’occupazione delle rianimazioni sopra la soglia critica (38%).

La principale novità rispetto alla zona arancione scuro in cui si trovavano la maggior parte dei comuni romagnoli riguarda la chiusura di nidi e materne, la didattica a distanza al 100% per tutte le scuole dalle elementari all’università e lo stop alle attività commerciali ad eccezione di quelle essenziali (farmacie, parafarmacie, negozi di vendita di alimentari, edicole e altre specifiche categorie).

Il governatore Stefano Bonaccini ha parlato di “decisioni difficili ma che dobbiamo prendere per circoscrivere e frenare il contagio lavorando insieme al governo al cambio di passo della campagna vaccinale“. La situazione epidemiologica, ha aggiunto, continua a vedere un’impennata nella diffusione del virus con numeri che ogni giorno e in pochissimo tempo arrivano a livelli difficilmente riscontrabili in passato. Di qui la necessità di decisioni rapide “per rispondere colpo su colpo alla pandemia che cambia a causa di nuove varianti“.