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Lombardia: iniziata un'altra settimana in zona arancione rafforzato

Attilio Fontana

Lombardia teme un ritorno in zona rossa: occorre frenare il virus, sperando che l'arancione rafforzato sia sufficiente.

Inizia in Lombardia un’altra settimana in zona arancione rafforzato, secondo l’ordinanza firmata dal governatore Attilio Fontana. Intanto, si teme un ritorno in zona rossa.

Lombardia in zona arancione rafforzato

Da lunedì 8 marzo fino a domenica 14 marzo, la Lombardia seguirà le norme previste dalla zona arancione rafforzato, anche se per venerdì è atteso il consueto monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità che guiderà il ministero della salute nella organizzazione delle fasce di rischio del Paese.

Si teme la zona rossa

Cresce il rapporto tra tamponi e nuovi positivi, che è arrivato a sfiorare il 10%. I ricoveri crescono sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive, dove la soglia critica dei 500 posti occupati è stata superata.

Si spera che le restrizioni più “severe” di un arancione “rafforzato” servano a evitare la temuta zona rossa. Queste prevedono: il divieto di raggiungere seconde case, il divieto di far visita ad amici e parenti e la chiusura dei tutte le scuole (a eccezione dei nidi).

Le parole di Attilio Fontana: “La Lombardia resta in fascia arancione. Le misure rafforzate adottate, per ora, hanno scongiurato la fascia rossa”. “Per ora” lascia intendere quanto sia concreto il rischio di un aumento delle restrizioni. “È necessario mitigare la corsa del virus con azioni di contenimento circoscrivendo aree mirate” ha affermato invece Letizia Moratti. La strategia è stata adottata con le prime zona rosse di Bollate, Viggiù e Mede, dove “abbiamo visto diminuire la diffusione del virus”, ha concluso.

L’obiettivo è proprio questo: cercare di frenare il virus il più possibile, sperando che l’arancione rafforzato sia sufficiente.