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Congedo parentale Covid 2021, le novità del Dl Sostegno

Congedo parentale

Elena Bonetti, ministro della Famiglia, ha annunciato la presenza del congedo parentale Covid 2021 nel Decreto Sostegno.

Nel nuovo Decreto Sostegno, come annunciato dal ministro della Famiglia, Elena Bonetti, sarà inserito il congedo parentale Covid valido per il 2021. La misura serve a sostenere le famiglie con figli che non possono andare a scuola, in quanto chiuse, e avrà uno stanziamento di 200 milioni.

Congedo parentale Covid anche nel 2021

Con le scuole che sono state chiuse di nuovo per l’aumento dei contagi da Covid-19, i genitori che lavorano si trovano in grande difficoltà nella gestione dei figli. La ministra della Famiglia ha insistito per intervenire ed inserire il provvedimento nel decreto economico, che è ancora in fase di trattativa tra le parti politiche della maggioranza. “La misura è retroattiva perché le altre erano scadute a dicembre. Prevede congedi straordinari Covid retribuiti almeno fino al 50% estesi fino ai figli minori di 16 anni, diritto allo smart working, sostegni economici come il voucher babysitter per i lavoratori autonomi e le partire Iva” ha dichiarato Elena Bonetti a Radio Capital. La misura era già stata inserita durante la prima ondata della pandemia, ma era scaduta a dicembre e non era stata rinnovata. Proprio per questo il provvedimento sarà retroattivo e si potrà recuperare quanto perso a livello economico con il congedo parentale.

La misura è volta a sostenere soprattutto le donne, che spesso vengono penalizzate nel lavoro e nella gestione dei figli. “Gli strumenti che dobbiamo impiegare sono vari, penso tra gli altri ai congedi parentali, penso al numero dei posti negli asili nido che ci vede inferiori agli obiettivi europei, e sulla loro distribuzione territoriale che va resa ben più equa di quanto non sia oggi” ha dichiarato Mario Draghi nel videomessaggio per l’8 marzo. Il nuovo congedo parentale Covid è per tutti i lavoratori dipendenti, pubblici o privati, con figli al di sotto dei 16 anni. L’indennità potrà essere percepita solo da un genitore alla volta, quindi non tutti e due nello stesso tempo, e prevede una riduzione dello stipendio del 50%. Non è ancora chiaro se sarà valido anche per i lavoratori in smart working. Coloro che hanno figli al di sopra dei 16 anni potranno richiederlo, ma con lo stipendio azzerato.