Un focolaio covid è scoppiato un un hotel di Cortina, il de la Poste, reso celebre ai più grazie ai film di Natale dei fratelli Vanzina. È in questo albergo che Jerry Calà suonava al pianobar cercando di svoltare il lunario, ed è purtroppo anche qui che il virus ha iniziato a circolare qualche settimana fa, portando al contagio di almeno 12 persone. Nel corso dei recenti mondiali di sci la struttura ha ospitato Casa Veneto ed è stata sede anche di un set televisivo. Tante dunque le persone che vi hanno transitato, ma anche tanti i controlli effettuati qui e altrove con il sistema di controllo previsto dagli organizzatori dell’evento sportivo: oltre ventimila tamponi eseguiti su staff e personale degli alberghi, con solo 22 persone risultate positive.
- LEGGI ANCHE: Focolaio Covid in hotel del centro a Cortina
Covid, focolaio in un hotel di Cortina
Il proprietario dell’Hotel de la Poste, Gherardo Manaigo, ha così commentato la vicenda al Corriere della Sera: “Abbiamo seguito i protocolli dell’Oms e del ministero. Il contagio succede perché si lavora senza vaccino, e questa vicenda dimostra l’importanza di immunizzare al più presto chi, come il personale alberghiero, opera a contatto con il pubblico. Non solo – ha aggiunto – Chi viaggia dovrebbe essere munito di un passaporto sanitario, in modo da poter esibire il risultato dei tamponi già al check in: gli alberghi non possono diventare degli ospedali con il pre-triage fuori dalla porta”.
L’indagine epidemiologica farebbe risalire il primo contagio al 2 marzo scorso, quando un atleta straniero di ritorno dall’evento sportivo è risultato positivo. L’uomo avevo alloggiato proprio all’Hotel de la Poste e successivi test hanno permesso di individuare altri 12 contagiati nello staff. Non è da escludere che l’atleta si sia a sua volta infettato nel periodo di permanenza nella struttura, vista che già lo scorso 21 febbraio erano stati individuati alcuni positivi al covid, nello specifico alla variante inglese.