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Chi era Stefano Paternò, sottufficiale morto dopo il vaccino

Stefano Paternò vaccino

Stefano Paternò aveva 43 anni: è morto poco dopo avere ricevuto la prima dose del vaccino.

Stefano Paternò, 43 anni, è morto dopo avere ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca contro il Coronavirus. L’uomo ha avuto un arresto cardiaco nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 dopo avere avvertito i consueti effetti collaterali della somministrazione. La Procura ha disposto il sequestro delle fiale.

Chi era Stefano Paternò

Stefano Paternò era originario di Corleone, in provincia di Palermo, ma residente a Misterbianco, in provincia di Catania. Era un sottoufficiale della marina di 43 anni in servizio alla base militare di Augusta. Aveva una moglie, Caterina Arena, e due figli maschi di 14 e 11 anni.

La morte

A raccontare gli ultimi istanti di vita di Stefano Paternò è stata la moglie: “Mio marito aveva fatto il vaccino lunedì mattina e nel pomeriggio è rientrato a casa e stava bene. Intorno alle 19.30 avvertiva dei tremori, aveva freddo e misurando la temperatura, aveva la febbre a 39. Ha preso una tachipirna e la febbre era scesa. Si è sentito meglio e verso le 23 siamo andati a dormire. In nottata però sono stata svegliata dai suoi lamenti: tremava, traballava nel letto ed aveva un respiro pesante“, ha raccontato all’Adnkronos.

Ho subito chiamato il 118 e in pochissimo tempo i medici hanno iniziato a dargli aiuto in ogni modo, pure il massaggio cardiaco, ma non c’è stato nulla da fare ed i medici non sono riusciti a capire da cosa fosse stato determinato quello stato“, ha aggiunto Caterina Arena. Restano dunqe da comprendere le cause che hanno portato alla morte del quarantatreenne.

Altro decesso dopo vaccino

Anche un altro sottoufficiale, Davide Villa, è morto lo scorso 7 marzo dopo essersi vaccinato. L’uomo pare avesse ricevuto a prima di dose del siero AstraZeneca appartenente allo stesso lotto, l’ABV2856. Esso è stato per questa ragione femato dall’Agenzia del Farmaco. Al momento, tuttavia, l’unico dato certo sarebbe la coincidenza cronologica tra il vaccino e la morte