> > Come cambia il piano vaccini: si procederà per età e non per categorie

Come cambia il piano vaccini: si procederà per età e non per categorie

Vaccino Covid, Italia: dosi in arrivo, da Palazzo Chigi la conferma

Come cambia il piano vaccini: i soggetti con precedenza, i luoghi per la somministrazione e gli addetti alle vaccinazioni.

Nuovi potenziali vaccinatori, iniezioni per età e non per categoria e centri vaccinali nei comuni con più di 50 mila abitanti: come cambia il piano vaccini del governo Draghi?

Come cambia il piano vaccini

Il primo obiettivo è concludere le vaccinazioni di personale sanitario, over 80, personale della scuola, militari e forze dell’ordine. In seguito, per evitare che le Regioni procedano in ordine sparso, con territori che privilegiano l’una o l’altra categoria, l’idea è quella di effettuare le vaccinazioni in ordine anagrafico, vale a dire partendo dai più anziani per poi arrivare ai più giovani. Ci sarà comunque spazio per le dovute correzioni che prevedono per esempio la precedenza ai soggetti ritenuti più fragili perché con patologie o disabilità gravi.

Un’altra novità del piano vaccinale riguarda i luoghi di somministrazione. Le grandi imprese potrebbero vaccinare i propri dipendenti direttamente in azienda in caso di presenza del medico aziendale mentre le piccole potrebbero rivolgersi agli ambulatori. I tecnici hanno inoltre stabilito che ogni comune con più di 50mila abitanti dovrà dotarsi di un grande centro vaccinale da allestire in tutti gli spazi disponibili, dai centri congressi ai palazzetti dello sport fino agli stadi. Ci saranno poi i drive through della Difesa, finora utilizzati per eseguire i tamponi Anche la Protezione Civile allestirà infine postazioni mobili per le vaccinazione.

Per quanto riguarda invece i potenziali vaccinatori, il piano prevede di coinvolgere non solo i medici di famiglia e gli specializzandi ma anche gli odontoiatri. Ci saranno poi anche i medici militari e quelli della Croce rossa a cui si potrebbero aggiungere infermieri e farmacisti che potrebbero somministrare le dosi sotto la supervisione di un medico.