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Variante inglese a Bologna: "Le altre ondate erano niente in confronto"

Variante inglese Bologna

Continua l'aumento dei casi di Covid a Bologna dopo la diffusione della variante inglese: la città si prepara al picco di contagi.

Bologna è alle prese con un’impennata di contagi da coronavirus causata dalla diffusione della variante inglese: il direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon ha lanciato l’allarme sulla pressione a cui sono sottoposte le strutture ospedaliere e affermato che “le altre ondate erano niente in confronto a questa“.

Variante inglese a Bologna

Nella prima settimana di marzo l’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti è stata pari a 538, più del doppio della cifra che indica un livello di rischio alto tale da far scattare la zona rossa. L’indice di contagio è schizzato anche sopra quota 1.30 a causa della mutazione britannica diventata prevalente e si è reso necessario istituire il lockdown in tutti i comuni della provincia.

Una situazione che rischia di sfinire le persone come sottolineato dall’assessore alla Sanità Giuliano Barigazzi. “C’è uno sfinimento collettivo e questo andare e venire di colori sta sfibrando le persone. La gente non ne può più, è allo stremo delle forze“, ha affermato ribadendo come una chiusura totale come avvenne durante la prima ondata non sarebbe immaginabile oggi. Non solo per le eventuali conseguenze economiche ma per quelle sociali.

Intanto la città si prepara a raggiungere la vetta dei contagi. Come spiegato da Bordon, nei prossimi dieci giorni i casi continueranno a salire e così anche le statistiche che riguardano gli ospedali. “Ci aspetta una settimana di passione“, ha affermato. Ha infine spiegato che le strutture hanno trasformato in zona Covid tutto ciò che poteva essere riconvertito ma non è certo che ciò possa bastare.