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Covid, quali sono le regole per l’attività motoria e sportiva

Attività motoria sportiva cosa cambia

Dal 22 marzo nuove regioni passeranno in zona arancione o rossa. Piscine e palestre restano chiuse ma si potrà fare sport individuale.

Con l’introduzione della zona rossa e arancione di nuove regioni italiane molte sono le regole e le restrizioni che vengono introdotte con il decreto firmato dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Molte sono infatti le novità che riguarderanno l’attività sportiva. Una su tutte l’attività individuale che potrà essere permessa. Sparisce inoltre il limite dei 200 metri da casa, mentre tutte le attività dilettantistiche di base così come le scuole di avviamento allo sport saranno sospese.

Attività motoria e sportiva: cosa cambia

A poche ore dall’entrata in vigore della nuova ordinanza firmata da Speranza cosa cambierà per chi pratica sport? Oltre alle piscine e alle palestre da mesi chiuse, verranno posti ulteriori stop a partire dall’attività dilettantistica di base con “le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto, anche se aventi carattere ludico-amatoriale” che rimarranno sospese.

Consentite le attività individuali e sportive. Si potrà andare in bici, portare a spasso il cane o ancora fare una passeggiata. Sparisce in questo senso il limite dei 200 m tenendo come punto di riferimento il buon senso. Se si fa attività sportiva la mascherina non sarà obbligatoria, ma bisognerà tenerla con sé qualora si incontrino altri soggetti. Verrà posta inoltre un’ulteriore condizione ovvero quella di partire da casa e poi rientrare. Si potrà altresì attraversare un altro comune purché sia utile all’attività sportiva in corso.

Palestre e piscine restano chiuse

Ultimo ma non meno importante la chiusura di palestre, piscine, centri benessere e termali che rimarranno chiusi salvo un’eccezione ovvero “per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip”.