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Covid, Speranza ha firmato l’ordinanza: dieci regioni in zona rossa

Covid dieci regioni zona rossa

Ora è ufficiale. Con l’ordinanza firmata da Speranza l’Italia diventa sempre più zona rossa. Nessuna regione in fascia gialla.

L’Italia si spacca in due. Con la nuova ordinanza firmata dal ministro della salute Roberto Speranza ben dieci regioni ovvero Lombardia, Veneto, Piemonte, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Marche, Emilia-Romagna, Campania, Molise e la provincia autonoma di Trento, passano in zona rossa. Il resto delle regioni in fascia arancione, mentre nessuna è in fascia gialla. Zona arancione anche per la Basilicata fino alla mattina del 13 marzo in posizione incerta. A partire da lunedì 15 marzo anche quest’ultima regione sarà zona arancione dopo essere stata zona rossa dal primo marzo. Infine troviamo la Sardegna unica isola felice in zona bianca.

Covid, Speranza ha firmato l’ordinanza

Cosa cambia ora con la nuova ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza? Dal 15 marzo e per circa un mese ovvero fino al 6 aprile troveremo l’Italia letteralmente spaccata in due con nessuna regione che sarà in zona gialla. Dal 3 al 5 aprile ovvero nei giorni di Pasqua tutto il territorio nazionale sarà zona rossa generalizzata.

Un’importante novità già annunciata riguarda i parametri più severi che porteranno il passaggio da una zona all’altra. Nello specifico una regione passa in zona rossa una volta raggiunto i 250 casi ogni 100mila abitanti. Nel quadro pandemico nazionale troviamo inoltre regioni come la Toscana dove potrebbero instaurarsi zone rosse interne. Proprio a proposito della situazione in Toscana il Presidente della Regione Giani che a Mattino 5 ha dichiarato: “Noi siamo in arancione, ma oggi deciderò sulla base dei dati che mi stanno preparando, probabilmente in zona rossa ci possono essere alcune delle province della Toscana come Prato, come Pistoia, forse Arezzo, e altri comuni in cui si è vista l’evidenza del focolaio”.

D’Amato: “Siamo al di sotto della soglia”

A commentare la situazione l’assessore alla sanità del Lazio D’Amato che ha dichiarato: “È probabile che il Lazio diventi zona rossa perché abbiamo un Rt a 1,3 ed essendo superiore ad 1,25 diventa una sorta di dato automatico. È pur vero che la pressione sugli ospedali non ha raggiunto le soglie che conoscono altre Regioni noi siamo molto al di sotto della soglia di allerta e anche il tasso di incidenza è lontano dai 250 per 100mila abitanti. Però sono valutazioni della cabina di regia nazionale e noi ci rimettiamo alle loro decisioni”.

Zona arancione in Basilicata

Nella tarda mattinata di sabato 13 marzo è giunto da parte del Ministero della Salute il responso per la Regione Basilicata che passa in zona arancione a partire da lunedì 15 marzo uscendo finalmente dalla zona rossa dopo esserlo stato per quindici giorni.