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Macerata, parrucchiere positivo al Covid muore in casa per un malore

Morto

Un parrucchiere di 55 anni positivo al Covid e residente nel comune di Montecosaro, in provincia di Macerata, è morto nella sua abitazione per un malore.

Il comune di Montecosaro, in provincia di Macerata, è stato recentemente scosso dalla prematura scomparsa di Massimo Cardelli, parrucchiere particolarmente noto tra gli abitanti del posto e non solo.

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Macerata, parrucchiere positivo al Covid muore in casa per un valore

Massimo Cardelli si è spento nella sua abitazione situata in viale della Vittoria a Montecosaro alto nella mattina di mercoledì 17 marzo. L’uomo, che avrebbe compiuto 56 anni il prossimo 22 aprile, era titolare di un salone battezzato “Massimo Officina della vanità” presso il quale svolgeva il proprio lavoro, passione nata nel corso dell’adolescenza.

Nella mattinata di mercoledì 17 marzo, il parrucchiere ha avvertito un improvviso malore che lo ha spinto a contattare i soccorsi mentre si trovava in isolamento nella sua casa, in quanto aveva recentemente scoperto di aver contratto il coronavirus in forma asintomatica.

Subito dopo aver allertato il 118 di Macerata, un’ambulanza della Croce Verde di Montecosaro e Morovalle si è recata presso l’appartamento in viale della Vittoria, nel quale l’uomo abitava da solo.

In attesa dei soccorritori, tuttavia, le condizioni del parrucchiere si sono rapidamente aggravate portandolo a perdere i sensi. Pertanto, i soccorritori non sono stati accolti in casa e hanno dovuto richiedere l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova per far aprire la porta chiusa dall’interno e aiutare il 55enne.

Una volta entrati nell’abitazione, tuttavia, Massimo Cardelli è stato trovato privo di vita, costringendo il personale sanitario a constatare il decesso dell’uomo.

Sul posto, allora, si sono recati i carabinieri della stazione di Montecosaro che si sono occupati del caso.

Sulla base delle prime ricostruzioni effettuate e delle dichiarazioni rilasciate dai medici, le cause della morte di Massimo Cardelli sono da attribuire a un violento arresto cardiaco e non possono in alcun modo essere ricondotte all’infezione da SARS-CoV-2. Per questo motivo, si è deciso di non disporre l’autopsia della vittima, preferendo restituire la salma ai familiari che procederanno all’organizzazione del funerale.  Le esequie, infatti, verranno celebrate nella giornata di venerdì 19 marzo, nella chiesa di San Lorenzo, a Montecosaro, alle ore 15:00.