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AstraZeneca, conferenza stampa Aifa: "Vaccino sicuro e benefico"

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Il direttore generale dell'Aifa ha tenuto una conferenza stampa insieme a Giovanni Rezza e Franco Locatelli sul caso AstraZeneca.

Dopo il via libera dell’Ema all’utilizzo del vaccino AstraZeneca, l’Aifa ha tenuto una conferenza stampa per fornire delucidazioni sul tema. Vi hanno preso parte il direttore generale dell’Agenzia Nicola Magrini, il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Giovanni Rezza e il presidente del CSS Franco Locatelli.

Conferenza stampa dell’Aifa su AstraZeneca

Il primo a prendere la parola è stato Magrini: “La notizia principale da sottolineare è che i benefici del vaccino AstraZeneca superano ampiamente i rischi e pertanto il vaccino è benefico e sicuro per la campagna senza limitazioni di età e sostanziali controindicazioni per l’uso. Il siero non è associato ad un aumento complessivo di rischio trombotico o tromboembolico. Si sono verificati alcuni rarissimi eventi trombotici gravi che in totale: 7 di CID (coagulazione intravascolare disseminata) e 18 di trombosi a livello cerebrale. Questi 25 casi sono stati rilevati su 20 milioni di vaccinazioni effettuate. Il nesso causale con il vaccino non è dimostrato ma è un segnale di attenzione su un evento rarissimo su cui si tengono aperte le indagini e su cui saranno avviati ulteriori studi. Le analisi sono state fatte sui dati europei e anche quelli inglesi“.

Rezza: “Stop cautelativo e precauzionale”

Queste le parole di Rezza: “La revoca della sospensione è per noi un grande sollievo perché dobbiamo fortemente accelerare la campagna vaccinale. Da un punto di vista epidemiologico, a fronte dei rarissimi eventi avversi, dobbiamo tenere presente che abbiamo un’incidenza di Covid-19 particolarmente elevata nel paese (circa 250 casi ogni 100 mila abitanti).

Abbiamo voluto sospendere la somministrazione del siero perché i vaccini che diamo alla popolazione devono rispondere a massimi criteri di sicurezza e vogliamo essere del tutto certi di ciò che somministriamo. Lo stop è stato esclusivamente cautelativo e precauzionale. Una volta che Ema si è pronunciato e Aifa ha preso atto delle valutazioni, è chiaro che il provvedimento di sospensione non può che essere revocato. Noi siamo estremamente contenti perché avevamo raggiunto un ritmo sostenuto di vaccinazioni (intorno alle 200 mila iniezioni al giorno): ora dobbiamo riprendere, e se possibile raddoppiare, il numero di somministrazioni giornaliere“.

Locatelli: “Stop ulteriore forma di tutela”

Il presidente del CSS si è così espresso: “Abbiamo voluto valorizzare il principio della massima precauzione in seguito alla segnalazione di un istituto tedesco che ha portato alla sospensione di AstraZeneca in Germania“. Lo stesso Magrini ha specificato che in Italia si è partiti dalla segnalazione della procura di Siracusa riguardo a 3 casi sospetti e che l’accelerazione è giunta dopo i 4 casi norvegesi e i 7 tedeschi: “Questi ultimi erano stati presentati come casi documentati su cui gli stessi esperti avevano evidenziato una relazione“.

Locatelli ha così continuato: “Gli esperti dell’Ema hanno valutato che sulla scorta delle informazioni disponibili non ci sono evidenze che globalmente il vaccino incrementi il rischio di complicanze tromboemboliche. Ricordiamo che l’infezione da Covid-19 è assai più pericolosa anche per lo sviluppo di questi eventi. La farmacovigilanza è un valore aggiunto che deve essere letto come ulteriore forma di tutela per la sicurezza di tutte le persone che vengono sottoposte a qualunque trattamento farmacologico compresa la somministrazione dei vaccini“.

“No trattamenti preventivi”

Magrini ha affermato che Aifa diffonderà un comunicato contro ogni uso preventivo o profilattico di farmaci antinfiammatori, eparine o anticoagulanti di vario tipo. Non c’è infatti motivo, ha spiegato, di fare trattamenti preventivi né post vaccinali per prevenire eventi rarissimi ancora non correlati. “I vaccinati devono stare tranquilli e stare nella parte privilegiata che è già stata messa in sicurezza“, ha aggiunto.

Cosa succede a chi rifiuta AstraZeneca?

Franco Locatelli ha affermato che “se qualcuno viene chiamato per il vaccino di AstraZeneca e non aderisce all’invito verrà successivamente riconsiderato per altre tipologie di vaccini“.