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AstraZeneca, Di Lorenzo (Irbm): “Sforzo sovrumano per la produzione”

Di Lorenzo vaccino AstraZeneca

Il Presidente dell’Irbm di Pomezia Piero Di Lorenzo parlato di alcune criticità che si sono verificate durante la produzione del vaccino AstraZeneca.

Sul vaccino di Oxford e AstraZeneca il trattamento riservato non è stato proprio sereno. A dirlo il direttore di Irbm di Pomezia Piero Di Lorenzo che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha messo in evidenza alcune criticità che si sono verificate durante la produzione del vaccino.

Di Lorenzo ha parlato di come lo sforzo per distribuire le dosi di vaccino da parte di AstraZeneca sia stato “sovrumano”, svelando anche alcuni problemi che hanno portato alla consegna delle dosi in ritardo non solo in Italia, ma anche in Europa e il tutto con margini di profitto molto più bassi rispetto a quelli di Pfizer e Moderna. Quest’ultima scelta da parte della casa farmaceutica distributrice è stata dettata dall’etica.

Vaccino, Di Lorenzo parla di AstraZeneca

“Ritenere che il trattamento riservato al nostro vaccino non sia stato proprio sereno non è un’affermazione esagerata”, lo ha dichiarato Piero Di Lorenzo presidente dell’Irbm di Pomezia. In un’esclusva rilasciata al Corriere della Sera Di Lorenzo ha svelato che AstraZeneca dalla produzione dei vaccini non ne trarrà alcun profitto: “Nel prezzo non è stato incluso alcun profitto per AstraZeneca […] qualche banda locale può aver strumentalizzato il prezzo di vendita per far passare l’idea che fosse dovuto a un’efficacia minore”.

Proprio a questo proposito Di Lorenzo ha parlato del grande sforzo del quale AstraZeneca è stata investita: “l’azienda sta facendo uno sforzo sovrumano per organizzare la produzione e la distribuzione di 3 miliardi di dosi del vaccino senza guadagnare un centesimo”, facendo infine una riflessione sul fatto che “fare vaccini non è come fare pillole: è un processo vivo la cui resa è sempre sconosciuta fino a quando non si comincia a ragionare su scala industriale”.