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Nuovo decreto, multe e denunce per chi viola le norme: cosa si rischia

Piemonte alcuni comuni zona rossa

Le forze dell'ordine potranno comminare multe e denunce a chi viola le norme contenute nel nuovo decreto: cosa si rischia?

Chi non rispetta le norme anti contagio contenute nel nuovo decreto sarà passibile di multe o denunce: in quali casi le forze dell’ordine possono comminare sanzioni amministrative e/o denunciare presso l’autorità giudiziaria?

Multe e denunce nel nuovo decreto

Le multe riguardano le trasgressioni delle regole stabilite nella propria regione di appartenenza, dal mancato utilizzo delle mascherine all’apertura non autorizzata di un negozio, dalla pratica dell’attività sportiva in zona rossa non vicino a casa all’organizzazione di feste private. Quando le forze dell’ordine si rendono conto di una violazione hanno dunque la facoltà di comminare una sanzione che va da un minimo di 400 ad un massimo di 1.000 euro.

Cosa diversa invece per quanto riguarda le denunce. Carabinieri o Polizia sono obbligati ad andare sul penale nel caso in cui identifichino una persona positiva al virus che viola la quarantena obbligatoria ed esce dall’abitazione. In questa circostanza si può incorrere in una sanzione penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, oltre che in un’ammenda da 500 a 5.000 euro.

Allo stesso modo le forze dell’ordine possono denunciare un cittadino se nell’autocertificazione per gli spostamenti consentiti solo per lavoro, salute e urgenza vengono riportare dichiarazioni false. Il reato in cui si può incorrere è quello di falso, punito con una pena massima di 2 anni di reclusione. In caso di spostamento non motivato, se fino al 24 aprile si poteva rischiare l’incriminazione per il reato di mancata ottemperanza a provvedimento amministrativo (articolo 650), a seguito del nuovo decreto legge potrà essere emessa una sanzione amministrativa da 400 a 3 mila euro.