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Torino prima città con Napoli per disdette da AstraZeneca

Torino prima città con Napoli per disdette di AstraZeneca

Torino prima città per disdette di AstraZeneca. Contro lo scetticismo la Regione Piemonte partirà con una campagna di sensibilizzazione

Torino e Napoli sono le prime città in Italia per le disdette dal vaccino AstraZeneca. La frenata è determinata soprattutto dalle rinunce del personale scolastico. Lo dicono chiaro i dati: su 672 convocazioni in 463 si sono presentati regolarmente presso gli spot di vaccinazione. A fronte di 209 disdette, che rappresentano un preoccupante 31% del totale. I numeri inquietanti di Torino città calano leggermente a contare i dati regionali; lì gli annullamento sono attestati intorno al 25-30%. Ma quel è la causa di questa “territorialità del rifiuto”?.

Torino e le disdette: il caso Biella

Pesa indubbiamente il fatto che il Piemonte sia la regione di Biella. Della città cioè dove era avvenuto il decesso del docente a poche ore dalla somministrazione del siero. A prescindere dalla certificazione che fra morte del professore e vaccino non ci sono legami resta un effetto psicologico difficile da resettare per tutti. Sono sempre i dati a dirlo: prima dell’episodio c’erano percentuali di disdetta ma mai superiori al 20%. E non sono solo i No Vax a fare somma, ma anche quella fetta di popolazione che non ha pregiudiziali ideologiche ma che attende nuovi vaccini.

La campagna di sensibilizzazione

Purtroppo però il Piemonte non può permettersi selezioni: è una delle regioni con la situazione covid più complicata. Cioè al quarto posto per numero di contagi, al terzo per ricoveri in terapia intensiva e al quarto per numero di decessi. Per questo motivo è partita la campagna di sensibilizzaizone promossa dalla Regione, #ilPiemontevaccina. Il presidente Alberto Cirio ci pera molto. “Speriamo che questa iniziativa possa contribuire a fugare i dubbi di chi nutre ancora perplessità o timori. Veniamo da mesi di grande dolore, paura e sofferenza, ma tutto questo può finire se tutti saremo vaccinati”. La campagna inizialmente sarà diffusa via social e vedrà la partecipazione di molti personaggi famosi del mondo dello spettacolo e dello sport.

Il maxischermo a Piazza Castello

Ci sono poi le iniziative mirate: dopo Pasqua sarà anche montato un maxischermo in piazza Castello. Lì partirà il ‘contatore’ real time dei vaccini somministrati. Il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, ha detto: “Vogliamo combattere il sospetto e la disinformazione. E farlo aiutando tutta la cittadinanza a capire l’importanza dei vaccini. Un gesto indispensabile per sconfiggere il virus e tornare alla normalità”.

I numeri di contagi e vaccinati

In Piemonte diminuiscono i contagi ma cresce la pressione sugli ospedali. I nuovi positivi del 20 marzo sono stati 2.141, pari al 6,9% dei tamponi eseguiti. Sul fronte ricoveri se ne registrano 29 in più fra quelli nei reparti ordinari (3.361 pazienti in tutto). Crescono di 6 unità quelli in terapia intensiva (332). In aumento anche i morti, 52 censiti al 22 marzo per un bilancio totale di 9.896 morti da inizio pandemia. Tuttavia c’è anche il dato dell’innalzamento dei vaccinati. Al 20 marzo e a fare la tara alle disdette le iniezioni sono state 10.683, venerdì erano state 9.643. La regione prevede di completare la vaccinazione del personale scolastico per il 15 aprile.