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Vaccino Covid, chi può somministrare le dosi?

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Non solo medici e infermieri, ma anche altre categorie saranno coinvolte nelle somministrazioni delle dosi del vaccino anti-Covid.

Il decreto Sostegni, approvato dal Consiglio dei ministri, vuole incentivare la somministrazione delle dosi da parte di più categorie di sanitari. Previsto lo stanziamento di 5 miliardi di euro per la sanità, di cui 2,1 destinati ai vaccini. Medici, specializzandi, dentisti, infermieri e farmacisti saranno coinvolti.

Chi può somministrare vaccino

Il decreto Sostegni prevede lo stanziamento di 5 miliardi di euro per la sanità, di cui 2,1 destinati ai vaccini. A questi si aggiungono 700mila euro per i farmaci anti-Covid, oltre alle risorse per coinvolgere il maggior numero possibile di operatori sanitari nella campagna vaccinale. A somministrare il vaccino saranno diverse categorie di medici, compresi gli specializzandi. Ci saranno inoltre infermieri, dentisti e anche farmacisti. Sono le categorie che potranno vaccinare contro il Covid anche senza la supervisione del medico. Il governo prevede uno stanziamento da 345 milioni di euro per il coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei medici specialisti ambulatoriali convenzionati interni, dei pediatri, degli odontoiatri e dei medici di continuità assistenziale. Verranno reclutati anche gli specializzandi, che possono essere arruolati dal primo anno di corso, attraverso contratti a tempo parziale e con attività svolta fuori dall’orario dedicato agli studi.

Gli infermieri potranno somministrare il vaccino fuori dall’orario di servizio senza che vengano applicate incompatibilità per lo svolgimento dell’attività vaccinale. Si parla anche dei farmacisti, che potranno effettuare la somministrazione delle dosi direttamente in farmacia, senza la supervisione dei medici. Per farlo serviranno accordi con le organizzazioni sindacali delle farmacie, in cui devono rientrare i requisiti minimi strutturali relativi ai locali in cui somministrare i vaccini, oltre alle misure di sicurezza previste per gli assistiti. Verranno remunerati attraverso le risorse già stanziate per la sperimentazione della farmacia dei servizi e delle risorse per la sperimentazione delle nuove modalità di remunerazione dei farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale.