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Cruciverba: grasso usato in cucina (7 lettere)

Grasso usato in cucina

Tra i grassi da cucina ce n'è uno di sette lettere che risponde perfettamente alla definizione data. L'avete indovinato?

Eccoci di nuovo a parlare delle definizioni più comuni usate nei giochi enigmistici. Questa volta ci occupiamo di cucina, e la definizione non è per niente difficile. La difficoltà sta, però, nel valutare quale delle diverse ipotesi – tutte plausibili – sia corretta. Occhio, dunque, al suggerimento dato dal numero di lettere. È un grasso usato in cucina per molte ricette e – attenti – la definizione ha ben sette lettere. Capito? Andiamo a conoscere la soluzione.

Grasso usato in cucina

Come abbiamo detto, in questo caso le soluzioni alla definizione potrebbero essere diverse. I grassi usati in cucina sono ovviamente molti. Quello che ci interessa, però, – l’unico che conta sette lettere – è proprio lui: lo strutto. Molto usato, soprattutto nelle preparazioni più tradizionali, è un tipo di grasso che veniva adoperato perlopiù in passato, quando la sensibilità verso certi argomenti (colesterolo e cucina light in primis) era di certo inferiore. Lo strutto è ricavato dal grasso di maiale, che viene tritato, fuso e fatto poi raffreddare. La consistenza finale è quella di una pasta bianca molto morbida, usata sia per friggere che per condire piatti.

Gli usi

La cremosità dello strutto è sfruttata soprattutto per ammorbidire impasti come quello della piadina romagnola, e il suo alto punto di fumo lo rende perfetto per le fritture. Dalle fonti antiche, sappiamo che è un tipo di grassousato in cucina da sempre, tanto che già gli etruschi lo impiegavano nella produzione dei loro impasti. Negli ultimi decenni, però, la sua fortuna sembra aver subito una battuta d’arresto. L’alto contenuto di grassi saturi, infatti, ha fatto sì che in molte ricette e in tantissime preparazioni, al suo utilizzo venga preferito quello di altri grassi da cucina meno pesanti e più digeribili. Quali? Scopriamolo subito.

Altri grassi da cucina

Se lo strutto è ormai considerato un grasso poco raccomandabile in una dieta sana, altri grassi ne hanno, invece, preso il posto. Tra questi, quelli che vanno per la maggiore anche grazie alle loro buone proprietà, sono gli oli. Ogni olio ha caratteristiche peculiari che si adattano meglio alla frittura, al condimento o agli impasti. Tendenzialmente, hanno una quantità di grassi “buoni” nettamente superiore allo strutto e, per questo, si tende a preferirli. Un altro grasso ancora usatissimo in cucina è, ovviamente, il burro. Viene ricavato dalla parte grassa del latte e, sebbene abbia alte percentuali di grassi saturi, la sua composizione lo rende comunque diverso dallo strutto. È alla base di moltissime ricette, ma è la pasticceria a vederlo protagonista. Infine, per i vegetariani, esiste l’alternativa vegetale al burro: la margarina. Viene prodotta da grassi vegetali (oli, perlopiù) ma è comunque un prodotto piuttosto pesante, con quantità di grassi insaturi molto alte.