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Cruciverba: Iscrizione sepolcrale (8 lettere)

epigrafe

L'epigrafe nel corso della storia ha rischiato di scomparire. Scopri per quale motivo.

La parola epigrafe proviene dal greco epigraphe (composizione di epi “sopra” e graphe “scritto”, quindi scritto sopra). Questa iscrizione incisa o scolpita su pietra o metallo ha una funzione solitamente commemorativa (es. iscrizione su pietra tombale, su monumento ecc.)

L’epigrafe

Solitamente lo scopo dell’epigrafe è quello di cercare di mantenere vivo il ricordo di un evento storico, di un particolare personaggio o di una guerra. Sull’epigrafe le parole possono essere dipinte attraverso un mosaico oppure incise. Nella maggior parte dei casi l’epigrafe si trova in luoghi chiusi come una chiesa, una cappella o un palazzo. Più raramente viene rinvenuta anche in luoghi all’aperto come cimiteri, piazze o vie. Infine, a volte, può essere inserita su un oggetto.

Generalmente le iscrizioni vengono fatte utilizzando solamente le lettere maiuscole. A diversificare le varie epigrafi non vi è solamente lo stile con cui viene scritta, ma anche la modalità di scrittura. Generalmente infatti vengono usati delle particolari tonalità per evocare un momento di solennità idoneo al contesto e allo scopo dell’epigrafe.

Storia

La tradizione epigrafica richiama le grandi civiltà greche e romane. Questo testimonia senza ombra di dubbio l’alto livello di alfabetizzazione che queste società erano riuscite ad ottenere. Infatti senza un elevato livello le epigrafi non sarebbero state utili per la loro funzione di comunicazione con le quali sono nate.

Durante il periodo del Medioevo si è assistito a un forte declino dell’alfabetizzazione e di conseguenza anche delle epigrafi. Queste, svuotate praticamente della loro principale funzione, durante i secoli del Medioevo iniziano a diminuire in numero sempre costante fino quasi a scomparire completamente.

L’uso delle epigrafi riesce in maniera graduata a riemergere con l’avvento dell’XI secolo. Esse ritornano a diffondersi con forza grazie all’arrivo dell’Umanesimo e al conseguente recupero della forma epigrafica dell’antica Roma. A partire dal 1471, grazie alla ferma volontà di Papa Sisto IV, l’epigrafia pubblica per le strade di Roma vede un aumento impressionante.

La più grande epigrafe

All’Interno del Parco Archeologico di Pompei è stata fatta una scoperta molto importante. È stata infatti rinvenuta una tomba monumentale appartenente a un importante uomo di Pompei. Questa tomba, costruita tutta in marmo, rappresenta la più lunga epigrafe funeraria che sia mai stata trovata. È infatti lunga oltre 4 metri e riesce a descrivere tutti i momenti fondamentali della vita del defunto.

Il valore dell’epigrafe però non riguarda soltanto la lunghezza. Insieme al sepolcro, rivela l’origine di un famoso bassorilievo conservato all’interno Museo Archeologico Nazionale di Napoli di cui fino ad adesso non si era individuata la provenienza.

La tipologia del monumento e il contenuto dell’epigrafe confermano l’ipotesi iniziale secondo la quale esso possa essere completato dal bassorilievo marmoreo, con la presenza di scene di processione, combattimenti gladiatori e venationes, conservato proprio nel museo partenopeo dalla metà del XIX secolo.