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Qual è la pena più severa (8 lettere)

pena capitale

Qual è la pena più severa di carcerazione?. La risposta, di otto lettere, è quella capitale.

Scopriamo per quali reati è applicata la pena capitale e in quali stati è ancora applicata dalla legge.

La pena capitale

Conosciuta anche come pena di morte, la pena capitale è la maggiore sanzione penale che si può applicare su un carcerato. Questa pena, infatti, priva al detenuto della propria vita. La pena capitale era presente in tutti gli ordinamenti antichi. Già al tempo dell’impero romano la pena di morte era applicata ma il condannato aveva la possibilità di ricorrere “in appello” per salvarsi la vita grazie al principio della provocatio ad popolum.

Oggi la pena capitale è prevista principalmente per le condanne più estreme come l’omicidio e l’alto tradimento. In alcuni ordinamenti si applica anche ai crimini violenti come la rapina o lo stupro o in caso di traffico di droga come nello stato di Taiwan ad esempio.

Per fortuna, solo in pochissimi stati è prevista ancora per i reati d’opinione e comportamente sessuali incestuosi o omosessuali.

L’abolizione della pena capitale

Il primo vero stato al mondo ad abolire legamente la pena capitale fu il Granducato di Toscana. Il 30 novembre 1786 il granduca Pietro Leopoldo emanò un nuovo codice penale dove non era prevista la pena di morte appunto. In realtà, soltanto 14 anni dopo, la reintrodusse parzialmente soltanto per i crimini considerati eccezionali.

La Repubblica di San Marino ha applicato l’ultima esecuzione nel 1468 anche se l’abolizione ufficiale avvenne soltanto nel 1865.

Nel corso della storia comunque già alcuni imperatori si erano rifiutati, durante il loro governo, di applicare la pena capitale. Alcuni degli esempi più ricordati sono l’imperatore di Roma Tito che non emise nessuna condanna a morte durante il suo dominio e la zarina Elisabetta I che, nel 1753, limitò fortemente questa sanzione penale.

Il 18 dicembre 2007 ha rappresentato un passo fondamente nella storia dell’abolizione della pena capitale nel mondo. L’ONU ha approvato, infatti, una risoluzione per la moratoria universale della pena di morte. Su iniziativa italiana.

Vediamo come è avvenuto, nei principali stati europei, il passaggio all’abolizionismo.

L’abolizione in Italia

Durante il Regno d’Italia la pena capitale fu abolita con il Codice Zanardelli nel 1889 con la sola eccezione di alcuni reati militari. In Toscana, però, come abbiamo già vista era già assente da un secolo. La pena di morte fu reintrodotta durante il regime fascista inizialmente per crimini politici poi anche per reati comuni.

Abolita nel 1944 venne momentamente ripristinata dal 1945 al 1947 per i crimini di guerra e per i reati di collaborazionismo con il fascismo e il nazismo.

Il 1 gennaio 1948 viene abolita ufficialmente dalla Costituzione della Repubblica Italiana e mantenuta soltanto dal diritto militare di guerra fino al 1994 quando venne anche in questo caso abolita.

L’abolizione in Francia

In Francia la pena capitale è stata applicata fin dal Medioevo e abolita ufficialmente soltanto nel 1981 durante la presidenza di Mitterand ma già dall’anno precedente tutte le sentenze venivano già annullate o cassate dalla Corte d’Assiste francese.

L’abolizione in Germania

La Germania ha applicato nel 1956 l’ultima esecuzione della Germania Ovest ad opera delle autorità americane. Nel 1981 è stata eseguito per l’ultima volta anche nella Germani Est.

L’abolizione ufficiale della pena capitale è avvenuta nel 1949 nella Germania Ovest e nel 1987 nella Germania Est.

L’abolizione nel Regno Unito

In Gran Bretagna fu abolita nel 1965 per i casi di omicidio e per gli stessi reati in Irlanda del Nord nel 1973. Sette anni dopo è stata abolita anche per i casi di incendio dolosi dei cantieri navali.

Soltanto nel 1998 abbiamo però l’abolizione per gli altri crimini e nel 2003 ha firmato la Convenzione europea per l’abolizione totale.

La suddivisione degli stati secondo Amnesty International

Da molti decenni Amnesty International in base all’applicazione della pena capitale divide gli stati del mondo in quattro categorie. Suddivisione riportata nella mappa sottostante.

pena capitale
  • 58 sono gli stati dove la pena capitale è in vigore e ancora pienamente applicata (nella mappa colorati di rosso). I più conosciuti sono gli Stati Uniti d’America, la Cina, il Giappone e l’India.
  • 29 sono invece gli stati dove la pena di morte è ancora presente nell’ordinamento giuridico ma sono almeno dieci anni non viene più applicata (nella mappa in arancione).
  • 7 stati la mantengono soltanto per reati commessi in situazioni eccezionali come i crimini in tempo di guerra o terrorismo (nella mappa in verde).
  • 104 sono gli stati dove la pena di morte è stata completamente abolita per tutti i crimini (nella mappa in blu).