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Cruciverba: spetta al professionista (8 lettere)

Cruciverba: spetta al professionista (8 lettere)

Il cruciverba ci chiede che cosa "spetta a un professionista", in otto lettere. Scopriamolo.

I professionisti delle varie discipline sono persone competenti che esercitano la loro attività regolarmente. Se nel cruciverba ci viene chiesto che cosa spetti a un professionista, la risposta potrebbe essere più semplice di quanto si possa pensare. Alla fine, tutti lavorano per lo stesso motivo, e la passione non è sempre la prima motivazione.

Cruciverba: che cosa spetta al professionista?

Con “professionista” si intende generalmente una persona qualificata in un particolare ambito che esercita, appunto, una professione. Ma il professionista può essere anche chi, molto esperto nella sua disciplina o materia, è considerato quasi un maestro in quello che fa. In questa accezione, il professionista sportivo è un atleta, che sia pugile, corridore o giocatore di calcio, che si allena ed esercita quotidianamente in vista di una competizione molto importante. Spesso sentiamo di quel “pugile professionista” che guadagna milioni di euro all’anno, magari per competere in una sola gara, una volta ogni due o tre mesi… La risposta al nostro cruciverba vuol tener conto, prima di tutto, del compenso di questi grandi atleti o lavoratori specializzati. Al protagonista spetta di certo un parere su un problema della sua materia, ma a medici, avvocati e notai spetta sempre e comunque un onorario. A volte anche piuttosto salato.

L’onorario del professionista

Con “onorario” si può intendere sia l’aggettivo legato a un’opera, un monumento o a un’iscrizione, sia la retribuzione che spetta ai liberi professionisti: in altre parole, il compenso che ricevono dalla loro prestazione. In questo senso, al professionista non può che spettare un onorario. Nel caso di medici, avvocati e notai, questo compenso non è mai troppo economico, ma considerando il lungo percorso di studi di queste figure professionali e tutta la fatica spesa per apprendere il loro mestiere, possiamo anche chiudere un occhio. Soprattutto quando la loro prestazione ci salva la vita.

Origine della parola “onorario”

L’etimologia di questa parola rimanda a un compenso fornito dall’utente al professionista non tanto per il servizio e la prestazione in sé, quanto a titolo di onore, appunto. In altre parole, all’origine per onorario si intendeva forse un’offerta, più o meno libera, che il cittadino piuttosto che il paziente rilasciava al professionista per rispetto reciproco, per civiltà, per onore. Con onorario si intende anche la rimunerazione alle opere d’ingegno o il semplice stipendio che viene elargito a chi ricopre una carica pubblica, chi rende un servizio allo Stato e quindi è degno di un compenso “onorevole”. Forse si è persa l’iniziale forma dalla quale è derivata questa parola dal suo ambito d’uso, ossia “onore”, in quanto il pagamento della prestazione professionale viene visto ormai semplicemente come un pagamento di diritto.