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Gianni Versace, come è morto: la storia dell'assassinio

gianni versace

Gianni Versace era uno stilista italiano conosciuto in tutto il mondo, sapere come è morto lascia ancora tutti senza parole.

Correva il 15 Luglio del 1997 mentre una chiamata al 911 della polizia di Miami indica un uomo ferito al 1116 di Ocean Drive. Questa data sarà ricordata come il giorno della morte di Gianni Versace il famosissimo stilista italiano che lascerà un business da centinaia di milioni di dollari. Ma che cosa è successo quel 15 luglio del 97 e perché qualcuno voleva assassinare il famoso stilista italiano.

Gianni Versace, come è morto: l’omicidio

Come ogni mattina Gianni Versace era uscito per la sua passeggiata mattutina, ma qualcosa di inaspettato succede. Al suo rientro troverà il suo assassino ad aspettarlo all’entrata della sua casa. Il primo poliziotto ad arrivare nella casa di Versace a South Lake fu Carlos Noriega, che una volta ricevuta la segnalazione dal centralino della polizia, si precipito a destinazione facendosi strada tra le case del quartiere con la sua macchina. Vicino al corpo del povero stilista, immerso in una pozzanghera di sangue, c’era il compagno Antonio D’Amico. Incredulo di quello che stava succedendo supplicava aiuto per il suo compagno. Da una parte del corpo si vedevano le chiavi di casa mentre dall’altra il giornale che aveva preso prima di rientrare dalla sua passeggiata.

Vicino al posto del crimine si trovo una colomba bianca con un colpo di proiettile che giaceva non molto distante dal corpo di Gianni Versace. Si è subito pensato ad un omicidio causato dalla malavita organizzata essendo anche che la colomba bianca era una loro firma inconfondibile. Per la polizia inizio ad incastrarsi tutto perfettamente essendo che cerano connessioni di origine con Cosa Nostra. Ignari del reale omicida che aveva colpito la colomba per sbaglio con un colpo di pistola ma non dalla mafia, bensì da un ragazzo di 23 anni che si chiamava Andrew.

Da quel che si sa i due non si conoscevano, però Andrew Cunanan era noto per stringere legami con anziani ricchi sfruttandolo per spendere i loro soldi. Come abbiamo detto i due non si conoscevano e non si è mai scoperto se questo è stato un omicidio premeditato oppure un orribile coincidenza. Il fatto sta che il più delle volte la passeggiata mattutina per andare a prendere il giornale al bar vicino casa lo faceva il suo assistente. Quel giorno Gianni Versace decise di incamminarsi da solo ignaro di quello che il destino aveva messo nel suo camino.

La morte di Gianni Versace: chi è l’assassino?

Chi è Andrew Cunanan? Questo ragazzo di origini italiane e filippine era noto alla polizia locale come un serial killer che aveva già ucciso quattro persone prima di arrivare alla sua ultima vittima. Come abbiamo detto era ricercato dalla polizia all’epoca per altri 4 omicidi nei tre mesi precedenti all’omicidio di Gianni Versace. Varie ipotesi dicono che aveva appena scoperto di avere l’AIDS e per questo motivo decise di intraprendere una strada diversa da quella attuale. La sua prima vittima fu Jeffrey Trail di 28 anni per proseguire con David Madison di 33 che è stato anche il suo compagno. Per lui due colpi di pistola diretti al petto. Tutt’altra sorte per l’altro suo compagno, Lee Miglin che fu assassinato e torturato con un cacciavite e sgozzato con un paio di cesoie.

La quarta vittima e stata Wiliam Reese custode del cimitero di Penssivile in New Jersey e che fu assassinato da Andrew per impossessarsi del suo Pick up rosso con il quale arrivo in Florida. E l’ultimo omicidio ovviamente il famosissimo stilista Gianni Versace. Per i motivi di questo omicidio ben poco si sa, perché una settimana dall’inizio delle indagini il corpo di Cunanan fu trovato senza vita. La causa un colpo di pistola (la stessa utilizzata per assassinare Versace) e che fu chiuso il caso come suicidio.