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Rivoluzione cubana, cause e avvenimenti: il riassunto della storia

fidel castro

La Rivoluzone cubana stravolse gli equilibri politici e sociali di un intero paese: il riassunto degli eventi.

La Rivoluzione cubana è stata una rivoluzione armata atta a rovesciare la dittatura cubana di Fulgencio Batista. La rivoluzione venne ideata e organizzata dal Movimento del 26 di luglio (abbreviata con la sigla M 26-7) il movimento era capitanato da Fidel Castro.

La Rivoluzione cubana: il riassunto

La prima azione delle Rivoluzione cubana fu l‘assalto alla Caserma Moncada, avvenuta appunto il 26 luglio 1953 mentre il culmine della rivoluzione è solitamente indicato con la fuga del dittatore Batista avvenuta il 1 gennaio 1959. Batista salì al potere nel marzo 1952 grazie ad un colpo di stato, la sua presa di potere rese nulle le imminenti elezioni, questa situazione turbò molto un giovanissimo Fidel Castro che intentò una denuncia mai accolta.

Vistosi rifiutare la denuncia Fidel Castro organizzò un’assalto verso la Caserma Moncada, tale azione era finalizzata a requisire armi da dare poi ai suoi guerriglieri. L’assalto fu mal organizzato e si risolse a sfavore di Castro che vide molti suoi uomini perire sul campo, riuscirono però a salvarsi dalle esecuzioni i fratelli Fidel e Raùl Castro. Grazie ad una fortuita amnistia i fratelli Castro, insieme agli uomini ancora detenuti, furono rilasciati dopo appena due anni.

Uscito dal carcere Fidel Castro si ritirò in esilio volontario in Messico, qui fece la conoscenza di Che Guevara, che aderì quasi subito al movimento, nel corso del suo esilio Fidel cercò uomini e finanziatori, una volta trovati si imbarcò insieme ad altri 85 uomini in un barca di nome Granma, ma le pessime condizione meteo e il tradimento di un contadino locale fece sì che quel gruppo di uomini venisse fin da subito dimezzato.

La Rivoluzione cubana: gli eventi successivi

Nel 1957 stabilitisi ormai alla Sierra Maestra gli uomini del M26-7 si attivarono per: rinforzare le proprie linee arruolando volontari delle zone; armarsi, a tal proposito assaltarono una caserma a La Plata; creare dei rapporti con i cittadini locali per avere maggior efficienza d’azione. Per contrastare i rivoluzionari la propaganda di Batista cercava di schernire le azioni rivoluzionarie, arrivando perfino a proclamare la morte di Fidel stesso, viceversa Fidel grazie ad un giornalista americano fece un comizio politico in cui esortò alla rivoluzione anche altre regioni.

La guerriglia intanto procedeva, erano sempre più numerose le incursioni rivoluzionarie al regime, Fidel Castro continuava la sua battaglia anche a livello propagandistico e ben presto assurse come unico vero leader della rivoluzione. Ad un’anno dall’inizio del conflitto le forze guerrigliere avevano conquistato numerosi territori, il comandante Fidel divise le sue truppe in colonne, ad ognuna delle quali era affidato un comandante di fiducia e un territorio di competenza.

Il 24 febbraio 1958 venne creata sotto suggerimento del Che la Radio Rebelde, una radio situata a La Plata che diffondeva i comizi propagandistici di Fidel e delle notizie sulla progressione del conflitto, la radio ebbe un ruolo di fondamentale importanza dato che aiutò a diffondere sempre più il messaggio rivoluzionario.

La fase finale della Rivoluzione cubana

Il 24 maggio 1958 le forze di Batista iniziarono un’offensiva via terra e via aerea contro i rivoluzionari denominata Operazione Verano, agli iniziali successi susseguì ben presto una situazione di completo stallo. I bombardamenti portarono implicazioni politiche, Fidel accusava Batista di far uso di ordigni Americani, l’America stessa recriminò a Batista lo scorretto uso del materiale bellico. I rivoluzionari approfittarono subito di questa condizione favorevole tanto da conseguire numerose vittorie, forti di questi successi i rivoluzionari si divisero in due macro-gruppi guidati rispettivamente da Fidel Castro e dal Che.

Mentre il gruppo guidato da Fidel marciava a oriente il gruppo capitanato da Guevara si diresse ad occidente in direzione Santa Clara.
Compresa ormai l’inevitabile sconfitta Batista fuggì dall’Avana, venuti a conoscenza della notizia i rivoluzionari marciarono su un’Avana ormai libera dal dittatore, venne dunque proclamata la vittoria della rivoluzione.