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Gustave Eiffel: le opere e la biografia dell'ingegnere francese

Gustave Eiffel

La vita e le opere di Gustave Eiffel, ingegnere francese conosciuto per la costruzione della Tour Eiffel in occasione dell'Esposizione Universale di Parigi del 1889.

Gustave Eiffel, il cui nome completo è Alexandre-Gustave, è originario di Digione, storica cittadina della Francia, famosa per produrre la senape omonima. Nato nel dicembre 1832, Gustave mostrò un interesse ben definito per il settore della costruzione. Già a partire dalla tenera età, decise di frequentare la Scuola Politecnica e in secondo luogo l’École Centrale des Arts et Manufactures sita a Parigi: qui conseguì la laurea nell’anno 1855.

Gustave Eiffel: i progetti degli esordi

Durante il corso dei primi anni della sua carriera, Gustave Eiffel decise di specializzarsi nel costruire il metallo, in special modo i ponti. Scelse di dare un ruolo preponderante alla matematica, facendo in modo che nel corso dei decenni successivi essa fosse interpretata nella costruzione di strutture molto leggere e resistenti. Il primo momento fondamentale nella carriera di Eiffel giunse tre anni dopo la laurea, quando si occupò di supervisionare la costruzione di una struttura di ferro per un ponte nella città di Bordeaux. Già undici anni dopo Eiffel aveva creato la propria azienda.

Nel anno successivo, per l’Esposizione di Parigi del 1867, egli progettò la Galleria di macchine ad arco: fu questa l’occasione per cui la sua reputazione venne ulteriormente consolidata. Nel 1876, si dedicò alla progettazione del Ponte Maria Pia, una struttura ad arco realizzata in acciaio che sovrastava il fiume Douro in Portogallo. Lavorando sulla base del medesimo progetto quasi venti anni dopo, egli scese di costruire il viadotto Garabit a Truyère, in terra natale.

La svolta nella carriera

Nel momento in cui decise di dare una spinta alla propria carriera, Eiffel scelse si allontanarsi dal proprio lavoro relativo alla costruzione dei ponti. Ad esempio, nel 1879 si dedicò all’edificazione di una cupola a sovrastare l’osservatorio astronomico della città di Nizza, in Francia. Il progetto si distingueva particolarmente perché la cupola era di tipo mobile. Durante il corso dello stesso anno, l’ingegnere che si stava occupando della costruzione della Statua della Libertà, Viollet-le-Duc, subì una morte inaspettata.

A quel punto, Eiffel venne chiamato per subentrarvi nell’ambito del progetto stesso. Durante questo particolare progetto, Eiffel volle dare origine a un sistema di supporto completamente innovativo per la statua, basato su una struttura scheletrica piuttosto che sul peso. L’obiettivo era quello di riuscire a sostenere la copertura di rame. Eiffel e la propria squadra si distinsero per lo smantellamento della statua da zero verso il porto della città di New York.

La costruzione della Torre Eiffel

Inutile dire che l’ingegnere francese divenne sinonimo della sua famosissima torre, la cui costruzione valse un’intera carriera. La costruzione ebbe inizio nel 1887 in occasione della famosa l’Esposizione Universale che si sarebbe tenuta due anni dopo nella capitale francese. La struttura si compone di oltre dodici mila componenti distinti, nonché di due milioni e mezzo di rivetti, ognuno dei quali è stato accuratamente studiato e successivamente assemblato con l’obiettivo di riuscire a far fronte all’azione degli agenti atmosferici.

Si tratta di una struttura che può senza ombra di dubbio essere equiparata a un vero e proprio capolavoro, che beneficia in particolare della lunga esperienza maturata dal suo costruttore nel ambito dei ponti. Al momento dell’inaugurazione, erano diversi gli spettatori presenti che temevano rispetto al tempo record impiegato per la costruzione: all’epoca, infatti, molti rimasero impressionati dal fatto che in soli due anni e con design unico, questo nuovo elemento molto moderno campeggiava sullo skyline de Ville Lumiere.

Nonostante fossero molti i turisti che arrivarono in città, attratti anche dalla Torre Eiffel, solo con il passare degli anni che i cittadini e i critici d’arte che iniziarono ad ammorbidirsi e abituarsi alla presenza della torre, arrivando persino a elogiarla come opera d’arte. La torre fu anche un ottimo laboratorio per i successivi interessi di Eiffel per l’aerodinamica, che qui vi costui una galleria del vento. Negli ultimi anni di vita, Eiffel si interessò di meteorologia, approfondendone molti aspetti fino alla morte avvenuta nel dicembre 1923.