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Luigi Tenco: la biografia, la morte e le canzoni più famose del cantautore

luigi tenco

Luigi Tenco: la vita e la morte del cantautore italiano prematuramente scomparso e le frasi più famose delle sue canzoni.

Cantautore di grandissimo talento e autore della famosa canzone Ciao amore ciao, Luigi Tenco è considerato un genio incompreso della canzone italiana. Scomparso prematuramente all’età di 28 anni, per molti anni si sovrappongono varie ipotesi sulla sua morte, fino al 2006 quando viene confermata l’ipotesi del suicidio.

La vita di Luigi Tenco

Di origine piemontesi, Luigi Tenco nasce a Cassine nel 1938 da una relazione extraconiugale. Il suo cognome non è quello del padre biologico, ma del marito della donna. Nonostante la sua vita e, di conseguenza, la sua carriera furono brevi, Tenco viene considerato ancora oggi uno dei più grandi artisti della musica italiana. Forse molto sfortunato e infelice.

Trascorre la sua adolescenza a Genova, dove si diploma da privatista. È qui che inizia a maturare la sua passione verso la musica e a far emergere il suo talento, iniziando a suonare il pianoforte. Da autodidatta, invece, il suo amore verso la musica lo spinge a imparare anche altri strumenti come il clarinetto, il sax e la chitarra.

Insieme ad altri artisti di un certo spessore, come Gino Paoli e Fabrizio De André, è stata una figura rappresentativa della cosiddetta Scuola Genovese. Così chiamata dal luogo di nascita del gruppo, i suoi artisti cambiarono radicalmente la musica italiana degli anni Sessanta. Dopo il lungo periodo a Genova, Luigi Tenco si trasferisce a Milano, dove inizia ad allacciare rapporti con altri personaggi di spicco, come Ornella Vanoni.

Il primo disco e la partecipazione a Sanremo

Il suo primo disco d’esordio, un 45 giri, risale al 1961. Qualche anno dopo, però, nel 1965 fu costretto a partecipare al servizio di leva obbligatorio. Tenco, da sempre antimilitarista, trascorre un bruttissimo periodo, costellato anche da tanti ricoveri che lo portano a chiedere il congedo. Successivamente, passato l’incubo dell’arma, si trasferisce a Roma, dove conosce Dalida, con la quale ha un’intensa storia d’amore.

Nel 1967 partecipa al Festival di Sanremo con la sua più celebre canzone Ciao amore ciao. Il brano è soggetto a modifiche, per non incorrere in censure, che non piacciono a Tenco. Nonostante le modifiche, il pezzo viene escluso dalla finale. Questo è un duro colpo per il cantautore, che non accetta neppure gli inviti di ritornare al Festival dell’amata Dalida, e decide di tornare in albergo. Le notizie circa la sua vita terminano così, con l’eliminazione da Sanremo 1967, che lo porta al suicidio.

Le canzoni più famose

Dal 1962 al 1967 ha inciso diversi album, oltre che brani inediti. Il suo primo disco esce nel 1961. Era un 45 giri dal titolo I miei giorni perduti. A questo, circa un anno dopo, succede un 33 giri, nel quale è contenuto il brano dal titolo Mi sono innamorato di te.

Dal 1964 al 1965 incide un altro album, il cui titolo porta il suo nome e cognome. Era il secondo così intitolato, dato che il primo Luigi Tenco esce nel 1962. In questo periodo il cantautore alterna ballate a carattere sociale, come Hobby e Vita sociale (Ballata del progresso), a canzoni d’amore, come Ho capito che ti amo. Questi pezzi, però, verranno pubblicati soltanto dopo la sua morte.

Nel 1966 pubblica un album, dal titolo Tenco, e due brani, cioè Lontano, lontano e Un giorno dopo l’altro. Nello stesso anno conosce la sua amata Dalila e l’anno successivo partecipa al Festival di Sanremo con il pezzo Ciao amore ciao. Lo stato d’animo con il quale partecipa alla gara, però, non era dei migliori.

Le frasi celebri di Luigi Tenco

Le sue celebri frasi sono prese dalle sue canzoni. Dal brano Mi sono innamorato di te, proviene una delle più famose che recita: “Mi sono innamorato di te e adesso non so neppure io cosa fare il giorno mi pento d’averti incontrato la notte ti vengo a cercare”.

Dal brano galeotto di Sanremo 1967 viene la seguente citazione: “La solita strada, bianca come il sale, il grano da crescere, i campi da arare. Guardare ogni giorno se piove o c’è il sole per sapere se domani si vive o si muore, e un bel giorno dire basta e andare via. Ciao amore, ciao”.

Mentre da uno dei suoi primi brani del 1959, Lontano, lontano, arriva questa citazione: “Lontano, lontano nel tempo qualche cosa negli occhi di un altro ti farà ripensare ai miei occhi, i miei occhi che t’amavano tanto”.

La morte

Nonostante nel 2006 sia stata confermata l’ipotesi di suicidio, la morte di Luigi Tenco rimane ancora in una nuvola di mistero. Probabilmente essa è collegata all’esclusione e all’eliminazione del brano dalla competizione di Sanremo.

Questa ipotesi è avvalorata dal bigliettino che il cantante ha lasciato vicino al suo corpo: “Ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda ‘Io tu e le rose’ in finale e una commissione che seleziona ‘La rivoluzione’. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi”.