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Thomas Hobbes: la vita, il pensiero e le frasi celebri del filosofo

Hobbes: vita, pensiero e frasi

Vita, pensiero e frasi celebri di Thomas Hobbes, uno dei maggiori filosofi inglesi del 1600, famoso per la sua visione egoistica della natura umana.

Thomas Hobbes è stato uno dei filosofi britannici più importanti del 1600. Sostenitore della corrente giusnaturalista (dottrina del diritto naturale), oltre che di filosofia si è interessato anche di politica, geometria ed etica. Per comprendere il pensiero di Hobbes, esemplificato da alcune sue celebri frasi, è necessario ripercorrerne la vita.

Thomas Hobbes: la vita

Nato a Westport, in Inghilterra, il 5 aprile 1588, Hobbes si appassiona fin dai primi studi alle materie umanistiche e si dedica allo studio della lingua latina e greca. Una volta laureatosi a Oxford nel 1608 diventa precettore di una nobile casata inglese, quella dei Cavendish. Viaggia ripetutamente in Europa e va ricordato in particolare il viaggio del 1634, che lo fece entrare in contatto con il padre della fisica moderna: Galileo Galilei, di cui sarà per sempre ammiratore.

Vive a Parigi nel periodo che va dal 1640 al 1651, in esilio volontario. In questo periodo pubblica due delle sue opere più rinomate, il “De Cive” e il “Leviatano”, oltre a fare da precettore a Carlo Stuart, futuro Carlo II re d’Inghilterra e di Scozia. Tornato in patria per seguire la corte, continuerà i suoi studi e la pubblicazione di opere fino al 4 dicembre 1679, anno della sua morte.

Thomas Hobbes: il pensiero

Egli è il massimo teorico dell’assolutismo, tesi che si contrappone a quella di un altro filosofo a lui contemporaneo: Cartesio. La sua ricerca non indaga l’essere umano bensì lo Stato, che lui descrive come forma suprema di organizzazione sociale a cui l’individuo è totalmente assoggettato. Il suo metodo è identificabile con quello galileiano e ritiene che il potere supremo dello Stato non sia solo razionale ma anche interesse principale per gli individui.

La sua filosofia politica è incentrata sulla pace, condizione che è unicamente conseguenza della creazione di uno Stato Sovrano che ponga freno alle passioni e agli interessi individuali. Elabora il concetto di Stato di Natura nel “De Cive”, opera in cui spiega che l’associazione dei singoli in una società è data unicamente dal bisogno: inteso come pulsione primitiva e naturale. Ritiene che l’uomo possa definirsi tale solo se subordinato allo Stato, al di fuori del quale non esiste moralità.

Per quanto riguarda le tesi giusnaturaliste, egli postula che la giustizia dipende dal volere politico e spiega che la legge di natura impedisce all’uomo di nuocere a se stesso, nonostante per natura l’uomo tenda a fare guerra ai suoi simili. Teorizza perciò le 19 leggi di natura, tra cui le più importanti sono: quella cosiddetta “fondamentale”, secondo cui ogni uomo tende alla pace solo finché ha speranza di ottenerla, e la “seconda legge di natura”, per cui ogni uomo depone il diritto a qualsiasi cosa per mezzo di patti.

Thomas Hobbes: le frasi celebri

Nelle opere di Hobbes, sopratutto nel suo celebre “Leviatano”, possiamo individuare alcune frasi celebri che ne riassumono ed esprimono la vita e il suo pensiero:

  • È il potere, non la verità, che crea le leggi
  • Il valore di un uomo è, come per tutte le altre cose, il suo prezzo, cioè quanto si darebbe per l’uso del suo potere.
  • I patti senza la spada sono solo parola e non hanno la forza di difendere nessuno.
  • Noi non creiamo la società per amore della stessa, ma per la lode o i benefici che essa potrebbe portare.