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WMF, Start The Future: il futuro post-Coronavirus

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Il WMF ha organizzato l'evento online "Start The Future", centrato su innovazione e cooperazione per il futuro.

Innovazione e cooperazione sono stati i temi centrali trattati durante il global event onlineStart The Future” organizzato dal Web Marketing Festival nella giornata del 7 aprile 2020.

Start The Future, il futuro post-Coronavirus

Affrontare l’emergenza globale che sta colpendo tutte le nazioni e contribuire a ricreare una società rinnovata: questo lo scopo dell’evento tenutosi il 7 aprile. “Start The Future” ha messo in luce i punti fondamentali per la comunità mondiale, basati su innovazione tecnologica e digitale, condivisione e cooperazione nella lotta contro le sfide che si stanno presentando per costruire le basi del futuro post-Coronavirus.

D’ora in avanti sarà necessario focalizzarsi sull’essere pronti ad affrontare ogni tipo di circostanza, facendo leva sulla cooperazione nazionale e internazionale, per ampliare le prospettive di crescita e apportare soluzioni innovative e sostenibili con un impatto determinante sulle società. “Dobbiamo ripartire insieme per un futuro diverso perché oggi possiamo creare una società differente”, queste le parole dell’ideatore di questo primo evento internazionale online, Cosmano Lombardo.

Start The Future: l’evento

Più di 50 partecipanti all’iniziativa: startup, ricercatori, aziende e innovatori hanno preso parte a questo evento, esponendo testimonianze, idee e progetti in relazione ai temi portanti della giornata. Tutto ciò in collegamento live con lo studio centrale coordinato da Cosmano Lombardo. Sono state numerosissime le idee e le soluzioni presentate durante la conferenza in grado di affrontare le dure prove a cui ogni Paese è sottoposto in questo periodo, e non solo: dal Digital Health alla Data Analysis, passando per Educazione, Cambiamento Climatico e Ricerca Scientifica.

Tanti speaker anche in collegamento dall’estero, come l’intervento tenuto dal Direttore del MIT Senseable City Lab, Carlo Ratti, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale: “Tutti insieme contro una minaccia comune, per una crisi che ci renderà più uniti e solidali”.

Le comunità globali, di fatto, si sono trovate nella condizione di dover riunirsi per un fine più grande: la sicurezza e la salute di tutti. Ed è proprio per questo motivo che gli organizzatori dell’evento hanno selezionato il 7 aprile come data per questa occasione, giorno in cui è stata celebrata anche la Giornata Mondiale della Salute.

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Start The Future: gli interventi

Tanti gli speaker che sono intervenuti durante la giornata. Paolo Zanzottera, Felice Iavernaro e Luigi Brugnano, presentando un modello previsionale per l’analisi e l’osservazione del fenomeno del Covid-19, hanno aperto l’evento, seguiti da Francesco Paolicelli e la presentazione di mappe e infografiche da lui realizzate per l’utilizzo da parte di addetti ai lavori e cittadini, sia in Italia che all’estero.

Oltre all’Analisi dei Dati, si sono toccati anche altri temi e sono state apportate numerosissime testimonianze e progetti dal settore scientifico, grazie a personaggi come Lidia Pieri, CEO di Sybilla Biotech, e i collaboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, per contrastare il virus anche a livello molecolare. Anche la comunità dei makers ha potuto presentare le proprie soluzioni, sottolineando il grande valore sociale dei progetti open source per lo sviluppo di dispositivi di protezione a supporto del personale sanitario e dei pazienti, tra cui spiccano Isinnova, OxyGen e il progetto Open Breath. Anche il settore Aerospace ha contribuito all’evento: Ilaria Cinelli, Aerospace Medical Association, ha spiegato come le tecnologie mediche delle missioni spaziali possono essere riutilizzate anche sulla Terra.

Non sono mancati interventi da parte di rappresentanti del settore di Digital Health, sottolineando la rilevanza che ha il supporto della E-Health per avere ospedali connessi, cartelle cliniche informatizzate e una migliore gestione della sanità, non solo durante l’emergenza del Coronavirus. Proprio in questo ambito, 19 startup sono state selezionate per presentare le loro soluzioni innovative per contenere la diffusione di questo virus e aiutare le comunità.

Il futuro post-pandemia

L’obiettivo di questa conferenza era quello di offrire un portale di dialogo e condivisione riguardo temi come innovazione, crescita, cooperazione e futuro, grazie all’apporto di ogni partecipante. I momenti finali dell’evento sono stati dedicati a un’ampia riflessione sulla ricostruzione del futuro, coordinata dal sociologo Francesco Morace e dall’urbanista Maurizio Carta. La tecnologia e il digitale saranno i principi portanti, imprescindibili, a cui affidarsi per riportare le città e le comunità a un loro equilibrio, senza tralasciare l’elemento ambientale per il rispetto dell’ecosistema.

Un importante focus è stato dedicato anche al ruolo che hanno ricoperto, e continuano a ricoprire oggi, i brand nei confronti dei loro pubblici. In questa situazione complessa, infatti, hanno la capacità di esercitare un enorme impatto sulla società e sensibilizzarla, attraverso la loro comunicazione e le loro azioni concrete che mettono in atto.