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Arriva la cometa di Natale, già visibile a occhio nudo

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La cometa "46P/Wirtanen" si sta avvicinando alla Terra e ogni giorno che passa la sua luminosità aumenta. E' già visibile a occhio nudo

Luci e luminarie, alberi immersi in un clima suggestivo e magico. Bambini trepidanti per l’arrivo di Babbo Natale e presepi incantevoli che addobbano case e strade di paesi e città. Ma per l’inverno 2018 a rendere ancor più spettacolare il bianco Natale è la cometa “46P/Wirtanen”. Si sta avvicinando alla Terra e ogni giorno che passa la sua luminosità aumenta. “E’ già visibile a occhio nudo”. Così ha fatto sapere Albino Carbognani, ricercatore dell’Osservatorio Astronomico regionale della Valle d’Aosta. Ma la sua luminosità aumenterà e continuerà a incantarci fino a metà dicembre e si potrà vedere “senza binocoli o telescopi fino all’inizio di gennaio”. Per questo motivo la “46P/Wirtanen” è stata ribattezzata come la “cometa di Natale”. La cometa non ci mostrerà la coda: apparirà come una specie di nebulosa.

La cometa di Natale

E’ “la cometa più spettacolare degli ultimi anni”. Chi abita in zone buie riesce già a scorgerla a occhio nudo, ma presto si mostrerà a tutti: per vederla bisognerà allontanarsi dalle luci futuriste della città. “La cometa 46P/Wirtanen ha appena superato il limite della visibilità ad occhio nudo ma dall’Italia è ancora bassa sull’orizzonte, nella costellazione della Fornace. Con il passare dei giorni sarà sempre più alta nel cielo e sempre più appariscente. Presto la sua luminosità aumenterà”, ha precisato Abino Carbognani.

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La “cometa di Natale” è relativamente piccola (diametro di circa 1,2 chilometri), ma si avvicinerà moltissimo al nostro pianeta. Il 16 dicembre, infatti, si troverà a soli 11,5 milioni di chilometri di distanza. La cometa sorvolerà il cielo di Natale e probabilmente anche dell’Epifania. Ma “per una casualità dovuta all’allineamento con la Terra, la coda sarà nascosta dalla chioma della cometa, soprattutto quando sarà più vicina a noi”, ha puntualizzato l’esperto. “Non capita spesso che una cometa sia così visibile: nel 2012 avevamo sperato nella Ison, che però si è disintegrata passando vicino al Sole”.